Sanità, tempi di attesa al Pronto Soccorso: avviata indagine interna

chiodi_pronto_soccorsoQuattrocentocinquanta minuti circa. E’ quanto, in media, un cittadino abruzzese rischia di attendere prima di essere visitato al pronto soccorso. I dati emergono da un’indagine condotta dalla Commissione Igiene e Sanità del Sanità, sulle reti di emergenza italiane.

L’Abruzzo non ne esce bene, ma il presidente Gianni Chiodi, che questo pomeriggio ha convocato una conferenza stampa, ha assicurato che sarà avviata un’indagine interna per capire chi e come sono stati elaborati i dati inviati, per conto della Regione Abruzzo, alla Commissione del Senato.

“I dati sono del 2008” ha detto Chiodi “sono stati elaborati nel 2009 e comunque non corrispondono al vero. In una parola, sono sbagliati. Sarà mia cura capire e indagare su chi ha fornito tali dati palesemente errati, perché non corrisponde assolutamente al vero che la media dei tempi di attesa nei Pronto soccorso regionali tocca punte di 450 minuti”.

Il Commissario ha spiegato che quello inviato dalla Commissione era un questionario cartaceo, “ma non posso pensare che ci sia stato un atto di sabotaggio. Ma penso anche che sarebbe ancora più grave che chi ha elaborato quel questionario abbia compiuto un errore così evidente e grossolano perché denota inevitabilmente un elemento di totale incompetenza“.

Quali sono, dunque, i numeri reali del Pronto Soccorso in Abruzzo? Si va dai 48 minuti dell’ospedale di Pescara fino ai 3 degli ospedali di Popoli e Guardiagrele.

“Dati che sono molto al di sotto della soglia indicata dal ministero della Salute e nettamente inferiori a quelli che sono stati forniti al Senato per il 2008. Per questo in questa vicenda andrò a fondo perché il danno d’immagine per l’Abruzzo è stato pesantissimo”.

Anche se i dati forniti dal Commissario si riferiscono al 2010, ha aggiunto il sub commissario Giovanna Baraldi “quelli del 2008 sono sulla stessa linea; possono discostarsi solo di qualche minuto ma indicano una precisa tendenza consolidata e comunque palesemente diversa dal dato fornito al Senato per il 2008”.

 

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