Teramo. Tasse salate per i teramani, che si sono visti recapitare a casa una Tia decisamente maggiorata rispetto allo scorso anno. Immediata la reazione dei cittadini, che non hanno digerito l’aumento e altrettanto pronte le scuse del primo cittadino teramano, Maurizio Brucchi, che con una nota ha giustificato un aumento non preannunciato lo scorso anno, quando, nel presentare il porta a porta, fu detto che il nuovo sistema di conferimento dei rifiuti avrebbe portato a una riduzione della tariffa.
“Va considerato – spiega meglio Brucchi – che questo aumento deriva per l’11% dai costi maggiori dovuti al trasferimento in discarica che sono comunque indipendenti dalla volontà dell’amministrazione comunale. L’incremento dei costi di trasferimento è, come ho avuto modo di dire, la conseguenza di una mancata ed errata programmazione passata nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti e noi oggi, ne paghiamo, purtroppo, le conseguenze. Fare il porta a porta con il 70% di raccolta differenziata è un obiettivo raggiunto che pone Teramo tra le città da emulare dopo che la Comunità Europea ha posto ai Comuni come termine ultimo il 2011 per il raggiungimento del 60% di raccolta differenziata”.
Per quanto riguarda, invece, le categorie che possono usufruire delle riduzioni previste all’interno del nuovo regolamento Tia è stato solo modificato il criterio che non è più forfetario, ma si basa sui metri quadrati e sulla relativa produzione di rifiuti. Gli uffici Tia della Team avrebbero dovuto comunicare a tali categorie questa nuova procedura, ammette Brucchi, che dichiara di aver appreso proprio questa mattina che questo non era stato fatto. “Pertanto” si giustifica “ho provveduto con lettera scritta ad invitare la Team a porre rimedio a tale disguido. Nei prossimi giorni i cittadini di questa categoria, riceveranno comunicazione che spiegherà loro come si potranno ottenere gli sgravi. Voglio anche tranquillizzare i cittadini teramani sul futuro del ciclo integrato dei rifiuti e quindi sugli aumenti della tariffa. Il Comune sta lavorando affinchè il nostro territorio possa avere la possibilità di conferire i propri rifiuti nel territorio comunale o provinciale in modo da contenere in maniera sostanziale i costi di trasferimento in altre regioni. Tutto questo in perfetto accordo e sinergia con la programmazione regionale e provinciale. Inoltre, l’attività che sta portando avanti il Comune non esclude la possibilità di avere una nuova discarica all’interno del territorio comunale. Il sottoscritto ha inoltrato nei giorni scorsi relativa richiesta al Ministero dell’Ambiente dietro presentazione di un progetto per la chiusura definitiva della discarica la Torre i cui costi risultano essere a carico dell’Ente, di circa quattro milioni di euro. Questo per spiegare che l’Amministrazione Comunale sa bene qual è la strada da percorrere affinchè gli importanti risultati del porta a porta possano portare, per il prossimo anno, ad una riduzione effettiva della tariffa. Non a caso abbiamo atteso che la Sogesa aprisse l’impianto e purtroppo così non è stato; nel frattempo non siamo stati con le mani conserte perché stiamo rivedendo tutti i siti che erano stati precedentemente indicati come idonei per aprire una nostra discarica”.