Alba Adriatica. Un nuovo sistema, che rappresenta una sorta di passo in avanti rispetto ai sistemi canonici (scogliere e ripascimento) per proteggere il litorale dell’erosione costiera. E’ questo il tema di un convegno-dibattito, promosso dal circolo del Pdl di Alba Adriatica (in collaborazione con quelli di Martinsicuro, Tortoreto e Giulianova), in programma giovedì 23 giugno (ore 18), nella sala conferenze del Comune. Nello specifico, si tratta della spiegazione tecnico-scientifica di uno studio di fattibilità, promosso dall’amministrazione provinciale sull’intero territorio, per verificare la possibilità di favorire degli interventi anti-erosione attraverso il sistema della Rsa (recupero a stabilizzazione degli arenili), già sperimentato con profitto in altre località. Nell’occasione, chi materialmente ha redatto lo studio illustrerà ai presenti (all’incontro sono stati invitati oltre che ai rappresentati istituzionali dei Comuni interessati, anche Provincia e Regione, anche operatori turistici e balneari) le caratteristiche dell’intervento, i costi e la tempistica di una possibile applicazione pratica. Gli obiettivi dell’iniziativa, questa mattina, sono stati illustrati in una conferenza stampa da Renato Rasicci (vice-presidente della giunta provinciale e commissario cittadino del Pdl), alla presenza di Francesco Marconi (assessore provinciale all’ambiente), al consigliere comunale Remo Saccomandi, a quello provinciale Claudio Posabella, e ai referenti del Pdl di Martinsicuro (Francesco Tommolini), Giulianova (Paolo Vasanella) e di Tortoreto (Mauro Calvarese). “ Vogliamo aprire una riflessione su questo argomento importante per le località turistiche”, ha sottolineato Rasicci, “ e per farlo vogliamo informare istituzioni, cittadini ed operatori turistici presentando uno studio di fattibilità. Il nostro compito è informare e di approfondire l’argomento. Poi, eventualmente si cercheranno anche le possibili forme di finanziamento”. Tutti i presenti, a partire dall’assessore Marconi, hanno ribadito la necessità di conoscere e approfondire le tecnologie esistenti per fronteggiare l’erosione costiera, visto che quelli sino a questo momento applicati, non hanno garantito i risultati sperati. Il progetto che sarà presentato giovedì rappresenta, almeno per il comprensorio, un’assoluta novità in tema di erosione e saranno spiegati, da un punto di vista tecnico, i possibili interventi che sono a zero impatto ambientale. I costi? Rasicci, nell’occasione, ha parlato di circa 1.5milioni di euro per chilometro di spiaggia.