Teramo. Nessuna notte dei lunghi coltelli. Nessuna guerra, politicamente parlando, nella prima puntata del coordinamento del Pd provinciale del dopo elezioni amministrative, aggiornato a lunedì visto il gran numero di persone iscritte ad intervenire. Presenti tutti big del partito teramano (assente Claudio Ruffini) nella serata in cui si annunciavano scintille. E se buona parte dei big parleranno lunedì, ieri sera nella sede del Pd provinciale i temi caldi come da previsione sono stati la sconfitta di Roseto e il rimpasto nella giunta giuliese.
“Un accordo non buono dal punto di vista mediatico”. Così Peppino Di Luca ha definito la discussa intesa avvenuta a Giulianova tra Pd e Udc. Intesa che, pur se benedetta dal segretario provinciale Robert Verrocchio, ha lasciato qualche mal di pancia all’interno del partito, mentre nel comune della costa Progresso Giuliese ha disertato ieri il vertice di maggioranza e ha annunciato una conferenza stampa per sabato. Nulla di sbagliato nell’accordo con l’Udc, ha detto Di Luca, “ma questo non deve avvenire con il restringimento della maggioranza e senza confronto”, ha aggiunto.
Toni smussati, invece, rispetto alle parole di qualche giorno fa sulla questione Roseto da parte di Manola Di Pasquale. “Dopo due anni di critiche da parte dell’opposizione di sinistra verso l’amministrazione la coalizione sarebbe stata difficile da far passare”, ha detto la Di Pasquale, togliendo più di qualche castagna dal fuoco ai rosetani presenti. Quanto accaduto a Roseto è serio, ha aggiunto, ma si sono pagati errori anche di percezione da parte degli elettori che risalgono a tre anni fa.
Dure critiche al segretario regionale del partito sono arrivate invece dal sindaco di Pineto. “Nessuno può dire che il Pd teramano non è mai esistito”, ha detto nel suo intervento Luciano Monticelli, che ha anche provocatoriamente presentato la sua candidatura alla segreteria regionale.
“Basta ai personalismi, e la coalizione deve essere la regola”, ha invece dichiarato Verrocchio, che ha anche annunciato un cambiamento negli organigrammi del partito provinciale. Nel suo intervento il segretario ha anche parlato della vicenda Cirsu/Sogesa, definendo il conflitto tra le due società “una guerra assurda”, “una situazione cui va messa fine immediatamente”.