Roseto. Enio Pavone ha giurato sulla Costituzione ieri pomeriggio alle 18:40. Prende dunque ufficialmente il via la nuova amministrazione rosetata targata centrodestra. Presidente del consiglio comunale, come anticipato da Cityrumors, è stato eletto con voto bipartisan il liberalsocialista Nicola Di Marco. Nell’assise entrano anche Enzo Di Giulio e Stefania Foglia (Pdl), insieme ad Attilio Dezii (Udc), in sostituzione rispettivamente di Fabrizio Fornaciari, Mirko Vannucci e Alessandro Recchiuti, che hanno rinunciato al loro posto in consiglio perché divenuti assessori.
Capogruppo del Pdl sarà Antonio Norante, mentre Camillo Di Pasquale guiderà il gruppo dei liberalsocialisti. Teresa Ginoble coordinerà i cinque consiglieri del Pd.
Nelle prime file del pubblico erano presenti gli ex sindaci di Roseto, da Pasquale Calvarese a Nicola Crisci, passando per Domenico Cappucci, Ezio Vannucci e Claudio Angelozzi. Assente per motivi familiari il sindaco uscente Franco Di Bonaventura. Presenti anche il prefetto e il questore di Teramo, Eugenio Soldà e Amalia Di Ruocco, affiancati dal presidente della Provincia Valter Catarra e dal senatore del Pdl Paolo Tancredi. In sala anche numerosi esponenti politici del centrodestra provinciale. Piccola folla in piazza della Repubblica per seguire il consiglio dal maxischermo sistemato per l’occasione.
Pavone ha parlato di “momento cruciale” per la città, tornando pesantemente a criticare la passata amministrazione di centrosinistra. Roseto, ha detto il neo sindaco, “sconta le conseguenze di un’azione amministrativa pluridecennale che ha disatteso le speranze dei cittadini, perseguendo obiettivi non coerenti con il fina naturale ed essenziale del corretto operato amministrativo, ossia il soddisfacimento degli interessi collettivi”. Wi-fi in tutta la cittadina, parcheggi sotterranei sul lato mare, recupero del centro storico di Roseto e via libera ai consigli di quartiere: questi alcuni dei punti del programma toccati da Pavone durante il suo discorso. Per ciò che riguarda i rifiuti, il sindaco ha parlato della necessità di un “progetto di ristrutturazione totale” dei servizi di raccolta e smaltimento, nell’ambito del quale “occorrerà opportunamente valutare la dotazione organica del servizio ecologico”.
“Non è vero che gli elettori ci hanno punito, il Pd rimane comunque il primo partito di Roseto, ma sicuramente hanno chiesto un cambio”, ha invece detto Teresa Ginoble nel corso del suo intervento. “Nel consiglio non ci saranno i litigi e i personalismi del passato – ha proseguito – ma lavoreremo per il bene della città”.