Sulmona, il sindaco Federico e i gay. Su Youtube scoppia la polemica

fabio_federicoSulmona. “I gay? Un’aberrazione genetica. E’ una patologia che può essere curata. Io ho due figlie femmine, e purtroppo anche tra le donne esiste l’omosessualità. Se mi accorgessi che le cose non andassero bene, le farei curare”. Le dichiarazioni, rilasciate nel corso di una trasmissione su un’emittente privata, nel 2006, sono di Fabio Federico (Pdl), attuale sindaco di Sulmona. All’epoca Federico, medico di professione, era un consigliere comunale di An.

 

Ebbene, quelle stesse dichiarazioni, da qualche giorno, impazzano su Youtube, visto che il video integrale della trasmissione è stato inserito nella popolare piattaforma. Il video, anche se risale ad un lustro fa, ha causato una reazione indignata da parte degli omosessuali, ma la stessa vicenda è al centro di un caso giudiziario. Il sindaco si è rivolto al tribunale di Sulmona per chiedere che il video sia rimosso. La prima versione, realizzata da Roberto Di Ruscio, titolare di una società di produzione televisiva, realizzata in chiava satirica è stato rimosso dopo l’intervento del tribunale. Ora, però, nella rete ne circola un’altra versione, che è quella integrale.

Costantini: il sindaco dovrebbe dimettersi”.“Penso che il Sindaco di Sulmona debba dimettersi per quello che ha dichiarato sull’omosessualità. E per agevolarlo lo informo che Peppino Ranalli, consigliere comunale a Sulmona dell’Italia dei Valori, sta già preparando una mozione di sfiducia”. E’ quanto dichiara Carlo Costantini, capogruppo IdV alla Regione Abruzzo, dopo aver appreso delle dichiarazioni del sindaco Federico sugli omosessuali. “E penso anche – prosegue Costantini – che se c’è una persona che in questo momento debba farsi curare in Abruzzo sia proprio lui, e non certo gli omosessuali. Quanto, invece, ai PACS ed alla rivoluzione che ha annunciato, nel caso in cui passassero, devo dirgli di prepararsi, perché l’Italia dei Valori già da alcuni mesi ha presentato in Consiglio Regionale una proposta di legge alle Camere finalizzata a riconoscere diritti alle unioni di fatto, anche omosessuali, non certo a curarli, come vorrebbe fare lui. Ed al più  presto l’IdV pretenderà anche che venga discussa e votata”.

 

 

Il commento dell’Arcigay Massimo Consoli L’Aquila. “Le affermazioni fatte dal sindaco Federico sono inaccettabili dal punto di vista di uno stato civile e incomprensibili a coloro che su tale civiltà basano la propria vita ed il proprio operato. Il sindaco di Sulmona nel video fa una serie di affermazioni del tutto omofobe e tese a far intendere l’omosessualità come una malattia mentale, anzi, peggio ancora, come ‘un’aberrazione genetica’. Arcigay, nei giorni scorsi, ha inoltrato una lettera aperta a Fabio Federico, rammentando che l’omosessualità non è più considerata una malattia, bensì è l’omofobia che egli stesso sta dimostrando, da considerarsi come tale. A tutt’oggi il sindaco sulmontino, non solo non ha ritirato e preso le distanze da quelle dichiarazioni, così come richiesto nella lettera aperta di Arcigay Consoli di L’Aquila e dalla Associazione UAAR abruzzese, ma ha addirittura confermato l’attualità di questa sua posizione in una intervista rilasciata al quotidiano Repubblica. Alle esternazioni del sindaco Federico, risponde il Presidente Nazionale di Arcigay, Paolo Patanè: “Le dichiarazioni del sindaco di Sulmona sono indegne e fuori dalla realtà chiediamo che vengano immediatamente ritirate. Gay, lesbiche e trans pretendono rispetto e non è ammissibile che un sindaco-medico, che evidentemente avrebbe fatto meglio a passare più tempo sui libri, si lasci andare a dichiarazioni omofobe, offensive e prive di qualsivoglia valore scientifico. Proprio per arginare la diffusione di omofobia e odio contro gli omosessuali è urgente l’approvazione dell’estensione della legge Mancino ai reati di omofobia. Quanto al sindaco omofobo chiediamo come abbia fatto ad ottenere una laurea in medicina”.

Forza Nuova su Facebook. “Il sindaco ha sbagliato a rettificare. La sua intervista non fa una piega ed io, al suo posto, avrei usato le stesse parole”. Così ha commentato sulla pagina fan del social network l’esponente di Forza Nuova Marco Forconi.

Il commento di Anna Paola Concia. “Le parole del sindaco di Sulmona sono aberranti e ancora più indegne perché espresse da un rappresentante delle istituzioni. Se Federico avesse un minimo rispetto per l’incarico ricoperto dovrebbe dare immediatamente le dimissioni. Così Paola Concia deputata del Pd e componente ha commentato le Parole del sindaco di Sulmona, Fabio Federico del Pdl , che ha definito gli omosessuali una “aberrazione genetica”. “E’ inquietante, prosegue la Concia, che il rappresentante di una comunità non si faccia scrupolo di offendere gratuitamente una parte dei suoi cittadini.  Si tratta di affermazioni talmente assurde ed offensive da rendere assolutamente inutile qualsiasi tipo di confutazione logica. Simili tesi possono solo essere condannate in maniera immediata e totale. Il germe dell’intolleranza, purtroppo, trova spesso sponde fertili in rappresentanti del centrodestra e questo è un fatto estremamente preoccupante. Sarebbe bello sentire parole chiare ed esplicite di condanna da parte dai colleghi di centrodestra che si sono detti disponibili a votare la legge contro l’omofobia. Ora, ha concluso l’esponente del Pd, è più che mai necessario lavorare perché si affermi nel nostro paese,a tutti i livelli, rispetto e senso di responsabilità, tra i cittadini e ancora di più nei rappresentanti delle istituzioni”.

Carfagna contro il sindaco di Sulmona. “Le frasi pronunciate e le teorie enunciate da Fabio Federico sono assolutamente inaccettabili. Sono ancora più gravi perché sortite da un uomo che ricopre un importante e delicato incarico pubblico. Nessuno dovrebbe mai confondere il normale dibattito sulle iniziative legislative in discussione in Parlamento, le posizioni politiche dei singoli, con il rispetto che è dovuto a ciascun uomo e a ciascuna donna e che è garantito dalla nostra Costituzione. Un conto è esprimere la propria opinione, un altro è scadere in volgarità provocazioni, offese e affermazioni antistoriche. L’Italia e il suo governo ripudiano ogni forma di discriminazione, razzismo e omofobia, sono impegnati a prevenirle e a contrastarle con atti e azioni concrete”. Cosi’ il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, sulle dichiarazioni del sindaco di Sulmona, Fabio Federico.

La difesa del sindaco. “Quello che è uscito sugli organi di informazione è una bufala, io non ho nulla contro i gay, anzi per dimostrarvelo quasi quasi divento anch’io omosessuale”. Il sindaco di Sulmona Fabio Federico, parlando all’Adnkronos, replica alle reazioni della società civile e delle istituzioni dopo la diffusione di una sua dichiarazione, rimbalzata oggi sui media. in cui stigmatizzava l’omosessualità come un’aberrazione genetica.

L’onorevole Pelino: “posizione personale del sindaco”. “Si tratta di dichiarazioni strettamente personali del primo cittadino – tiene a precisare l’onorevole Paola Pelino – Sulmona non e’ affatto una città omofoba. Ciò che vale sopra ogni cosa per me è il rispetto delle altre persone. Bisogna evitare ogni forma di razzismo”. Compresa quella contro gli omosessuali, a cui l’azienda di famiglia ha addirittura dedicato una confezione di confetti ad hoc.
Pelino, che della cittadina abruzzese è anche consigliere comunale, sottolinea: “sento il dovere, in qualità di parlamentare e rappresentante del Comune di Sulmona, di associarmi alle parole del ministro Carfagna. Da tempo, grazie soprattutto all’opera del ministro, stiamo affrontando questi temi, cercando di fronteggiare ogni forma di discriminazione”. E sul travagliato percorso della legge contro l’omofobia alla Camera assicura: “la questione è complessa. Non riguarda la maggioranza, ma è trasversale e coinvolge anche parte dell’opposizione. Io – conclude – sono impegnata in prima linea”.

 

Socialisti criticano Federico ma tutelano la libertà di pensiero. “Le dichiarazioni del Sindaco si commentano da sole e ognuno, nell’ambito della proprio bagaglio culturale, è assolutamente in grado di farsi la propria idea. Ma, per quanto riguarda i socialisti,  non è certo per le sue concezioni morali o etiche che il sindaco Fabio Federico deve rispondere alla politica ed alla città ma piuttosto per essere responsabile (assieme alla sua giunta ed alla sua maggioranza) per la totale disamministrazione di Sulmona che sta portando la città alla morte civica. E per questo motivo i socialisti sulmonesi ritengono che questo periodo di oscurantismo amministrativo si concluda al più presto e, possibilmente, prima della sua scadenza naturale. Ma linciaggio morale per aver manifestato delle idee che, si ribadisce, assolutamente non si condividono è una manifestazione di oscurantismo intellettuale e culturale quanto lo sono le idee sulla omosessualità espresse da Federico. Il diritto di esprimere il proprio pensiero è il caposaldo della libertà”. Ha precisato il segretario regionale dei Socialisti, Massimo Carugno.

 

 

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