“E’ ridicolo etichettare – ha spiegato il vicesindaco di Teramo – il mio dovere, in qualità di coordinatore provinciale dell’Udc, di partecipare alla decisione di un ingresso in giunta come un’invadenza nei fatti giuliesi da parte di Teramo. Che Teramo sia capoluogo e che Giulianova sia costa o viceversa e che il coordinamento del partito a livello provinciale abbia sede istituzionale a Montorio, Giulianova, Cortino o a Pietracamela non conta. Conta la necessità di rispettare le regole di condivisione e partecipazione per garantire trasparenza alle varie operazioni politiche. Il tentativo di giustificare questa operazione è dunque maldestro e non riuscito. Qui manca proprio la trasparenza dei comportamenti e si cerca di spacciare per un atto di autonomia del livello locale rispetto al provinciale dell’Udc la consueta copertura dei posti di potere, seppur di basso cabotaggio. La verità è che il sindaco Mastromauro ha come proprio assessore la figlia del suo antagonista alle elezioni, vinte da Mastromauro con il centrosinistra, contro il padre del suo assessore (che rappresentava il centrodestra), mentre oggi l’operazione è benedetta e sancita da opportunisti che si fingono ora sostenitori del terzo polo, ora sostenitori dell’Udc o di tutto e di tutti, a seconda delle circostanze. Il compito che compete al sottoscritto, da ultimo, è quello di rivolgermi alla maggioranza silenziosa dei cittadini per bene, che non possono non restare sconcertati da operazioni di questo tenore; a quei cittadini, per senso di responsabilità, appartenenza e rispetto, in un momento peraltro in cui il nostro Partito sta svolgendo e potrà svolgere sempre di più un ruolo di primo piano finalizzato al superamento di una crisi valoriale ed identitaria della politica, intendiamo restituire piena credibilità nelle istituzioni e nei partiti. L’impegno civile e politico non può in nessun caso ridursi a mera occupazione di poltrone”. Si preannuncia infuocata la riunione convocata dallo stesso Di Sabatino a Teramo per venerdì con tutti i principali esponenti provinciali del partito di Casini. L’ingresso dell’Udc e soprattutto della figlia dell’ex sindaco Cameli ha creato qualche malumore anche nel Pd che si incontrerà sia stasera (segreteria) che giovedì pomeriggio (coordinamento) per discutere del “caso” Giulianova.
Giulianova, il sindaco presenta la nuova Giunta. Dentro Alfonso Vella e Nausicaa Cameli
La replica dell’Udc giuliese. “Restiamo stupiti dal commento reso pubblico da Di Sabatino, Coordinatore provinciale del nostro partito che, è utile rammentare, condivide la titolarità del partito provinciale con Enrico Robuffo. Non solo perché è dichiaratamente anacronistico, quanto perché elenca una serie di circostanze non vere. Di Sabatino si duole di non essere stato avvertito del coinvolgimento dell’Udc in una nuova maggioranza. Non vero affatto vero giacché il dialogo è già iniziato dall’anno scorso e sul punto non ha mai fatto dichiarazione alcuna. Sorge, quindi, il legittimo dubbio che Di Sabatino non volesse l’accordo con questo Udc mentre avrebbe accettato lo stesso accordo in presenza di altri soggetti”. È il durissimo commento dell’Udc di Giulianova alle dichiarazioni del vicesindaco di Teramo che ha criticato fortemente l’ingresso di Nausica Cameli nella Giunta Mastromauro.
“Dichiararsi all’oscuro di tutto – si legge nella nota – non è corretto specie se si è rincorsi, per giorni interi, da telefonate a cui non si è degnato di rispondere mentre, invece, in modo carbonaro, ha cercato continuamente di contattare il sindaco Mastromauro al fine di scongiurare la creazione della nuova Giunta con la presenza dell’Udc. Risparmiamo ai lettori il contenuto di una comunicazione spedita dal Coordinatore provinciale Di Sabatino al sindaco di Giulianova ma possiamo assicurare che si tratta di affermazioni di particolare gravità. Bene, mentre Di Sabatino dice di essere rimasto all’oscuro, gli altri organi di partito, regionali e capogruppo provinciale compresi, hanno dato il proprio benestare a tale decisione politica che sposa, in pieno, l’impegno cittadino dell’Udc. E così nel momento in cui il recentissimo referendum firma, di fatto, la fine del bipolarismo, siamo costretti a tornare a scuola da Di Sabatino il quale, evidentemente, ha interessi politici molto stretti con altri raggruppamenti. Nel considerare che la battuta calcistica sul presunto campanilismo ha piccato il coordinatore dell’Udc, continuiamo sul tema, osservando che nella vita, come nel calcio, non può essere, contemporaneamente, presidente, allenatore e giocatore dello stesso sodalizio. Lo ribadiamo perché il famoso sms ha, finalmente, scoperto le sue carte. Egli, invece, avrebbe dovuto essere lieto che finalmente l’Udc sia riuscito ad ottenere una brillante visibilità amministrativa a Giulianova e Roseto dopo i deludenti risultati di Francavilla, Lanciano e Vasto ove dopo le ultime elezioni non abbiamo più alcun amministratore comunale. Formuliamo i migliori auguri a Nausica Cameli e, in egual modo, all’assessore del Comune di Roseto degli Abruzzi Alessandro Recchiuti”.