“Nonostante l’autorevole smentita della Questura, la falsa notizia è comunque circolata creando un danno di immagine enorme. L’iniziativa era a porte aperte e libera, con nessuna restrizione all’ingresso, come possono testimoniare le oltre 300 persone presenti”.
Lo ha dichiarato il referente locale, Ezio Di Bonaventura, invitando dunque “sia le testate che hanno riportato la falsa notizia sia i diretti interessati che l’hanno diffusa a fare rettifiche e smentite ufficiali. Oppure a fornire prove tangibili e concrete a sostegno di quanto affermato, finora, solo a parole”.
Nel frattempo i Comitati, “per una nostra legittima tutela”, hanno “già dato mandato ai nostri legali di mettere in atto tutte le possibili azioni a nostra difesa”.