“Spiegare in tante occasioni sul mio territorio le ragioni di una riforma che crediamo fortemente possa rappresentare l’anno zero per la politica, l’anno zero per abbandonare la politica con lo schema della sopraffazione per interesse personale, l’anno zero per la politica intesa troppo spesso come luogo delle scelte che attirano consensi, e quindi un rinnovamento sperato che opera con un metodo completamente nuovo, quello della misurazione dei risultati che hanno al centro del mirino il futuro dei nostri figli e non l’asfalto sotto casa dei nostri elettori”.
E’ il commento del consigliere comunale giuliese spiegando anche “come utilizziamo i giorni che ci dividono dal voto, per informare coinvolgere e rendere consapevoli i cittadini d’Abruzzo delle scelte che vorranno fare, per capire fino in fondo quante e quali modifiche si apporteranno in caso di esito positivo alla riforma della nostra amata costituzione, e soprattutto quali benefici queste scelte porteranno al paese intero; la predisposizione di un vero e proprio campo democratico messo a disposizione di quei talenti e di quelle passioni che non trovano spazio nelle incrostazioni di apparati, correnti e rendite, sempre più spesso slegate dagli indirizzi di governo e dalla politica intesa come valore sociale e come servizio”.
“Abbiamo detto e diciamo con forza SI, perché riteniamo la proposta un alternativa valida all’attuale sistema ‘bloccato’ che impedisce di avere uno stato al passo con i tempi, al passo con il processo di globalizzazione, al passo con i nuovi strumenti digitali, al passo con il funzionamento degli altri stati europei, insomma uno stato al passo col mondo di oggi, che ascolta, intuisce e risolve in maniera più snella e veloce i problemi che i cittadini ogni giorno si trovano ad affrontare.
Frutto dell’incontro è stato la elaborazione di un documento aperto e dinamico, contributo al territorio Nazionale e spunto di iniziativa Europea, per la costruzione di una democrazia nuova, matura e soprattutto che coinvolga la nostra comunità valorizzando culturalmente tutte le sfere del vivere quotidiano; con la opportunità che ci offre questa tornata referendaria, un primo passo potrebbe essere realtà, con meno costi e un procedimento più snello ed efficace, che permetterebbe di raggiungere quei risultati ad oggi solo sperati da tutto il Paese”, conclude Ragni.