Pineto. L’amministrazione comunale è salva grazie al sostegno di Vincenzo Fiorà, ormai ex Sel. Infatti il partito di Vendola annuncia di essere fuori dalla maggioranza a Pineto per “una responsabilità di natura padronale da parte del sindaco Luciano Monticelli e del grande assente ingiustificato: il Pd, il quale non ha mai convocato un tavolo politico seppure sollecitato da noi dal mese di ottobre 2010. Il sindaco non vuole discutere dei problemi derivanti dall’alluvione bensì sta creando solo le condizioni per rispondere alle esigenze dei costruttori con assessori e partiti asserviti”.
Sel è fuori dal centrosinistra per le iniziative, di carattere personali del consigliere Vincenzo Fiorà, “in contrasto con la linea politica del partito, dettato dalla voglia di asservimento verso il sindaco Luciano Monticelli,che a spregio della più elementare etica politica,sta sgretolando e buttando al macero il progetto di Pineto Democratica e del centro sinistra. Facciamo osservare che Fiorà, oggi fuori da Sel, solo alcuni giorni orsono,a veva firmato insieme ai consiglieri Marta Illuminati, Ida Nardi e Tiziana di Tecco, una proposta e relativo documento di rinvio dei punti all’ordine del giorno: difesa della costa con barriere rigide; porto Porto Turistico e il camping Gli Angeli attualmente sotto sequestro giudiziario, del consiglio comunale del 12 aprile. Il documento sopra citato era stato da noi sottoscritto poiché ritenevamo che gli argomenti prioritari da porre in discussione in questa fase delicata fossero gli ultimi eventi calamitosi (alluvione del 2 marzo) e i tagli preannunciati all’ospedale di Atri. Il sindaco rifiutando senza motivazioni la richiesta delle forze di sinistra e prefigurando una crisi amministrativa imminente, ha iniziato un opera di convincimento nei confronti di Fiorà, escludendo il nostro partito, fino a determinare il cambio di rotta del consigliere ex Sel. Il suo gesto ha rappresentato un atto di tradimento non solo nei riguardi di SEL ma di tutta la sinistra pinetese, visto che Sinistra Ecologia e Libertà aveva rifiutato di accettare l’assessorato che il Sindaco voleva togliere ai Comunisti Italiani. Dopo il voto bipartisan sulle scogliere, il Consiglio Comunale di martedì 12 aprile lascia la città governata da una maggioranza retta dal solo voto del consigliere Fiorà che, nel giro di pochi mesi, ha barattato la sua azione politica con continui cambi di casacca, passando prima dalla maggioranza all’opposizione e poi viceversa”.
Una situazione politica che i rappresentanti del Club della Libertà “sospettavamo da tanto tempo ma ora ne abbiamo la certezza: la maggioranza elettorale della lista Pineto Democratica non poteva durare, sia per le sue contraddizioni politiche interne, sia per gli atteggiamenti da despota del sindaco Monticelli. Difatti, se l’opposizione è numericamente cresciuta, e con essa la battaglia politica contro le scelte amministrative del sindaco Monticelli, dall’altra è evidente che la coalizione che vinse le elezioni ormai non esiste più e con essa l’intero programma elettorale presentato. Oggi il futuro di Pineto è ancora più incerto, poiché governato da un’amministrazione malata, con numeri risicati e completamente allo sbando; ne è evidente dimostrazione la scelta di portare nel primo consiglio comunale post alluvione argomenti che nulla hanno a che fare con le risposte politiche che i cittadini si aspettavano in merito alle azioni intraprese dopo il catastrofico evento, tanto più alla vigilia di una stagione estiva sulla quale, a nostro parere, la giunta ha mostrato un assoluto disinteresse. Se, infatti, appare ovvio che l’amministrazione non sia tenuta a rispondere alle interrogazioni poste dai consiglieri e alle domande poste dal Club della Libertà a mezzo manifesti, è anche vero che i cittadini meritavano una risposta, non solo per correttezza istituzionale, bensì per elementare buona educazione. Inoltre, l’atteggiamento inerte e chiuso dell’amministrazione in ordine ai problemi reali della Città denuncia la mancanza di credibilità, competenza, e assenza di una qualsiasi pianificazione sulle azioni da assumere per la sicurezza e lo sviluppo di Pineto”.
Cambi di casacca, fine del progetto politico di Pineto Democratica e rischio ingovernabilità. È lo scenario dipinto dal Club della Libertà che chiede le dimissioni di Monticelli.