Il decreto affida ai Comuni la gestione operativa delle domande ed il relativo accoglimento/diniego con trasmissione telematica all’Inps, mentre l’Inps è chiamato ad effettuare i controlli sulle posizioni dei soggetti richiedenti per verificare il possesso di tutti gli altri requisiti (presenza di un minore, oppure di donna in stato di gravidanza o, infine, presenza di un disabile). Inoltre, per entrare nel programma, il nucleo familiare non deve essere destinatario di trattamenti assistenziali che superano le 600 euro mensili.
Su sollecitazione dell’INPS, che ha chiesto la collaborazione della Provincia per sensibilizzare tutti gli enti coinvolti nel programma, il presidente Renzo Di Sabatino ha convocato i Sindaci, i Centri per l’Impiego, la Asl, gli Ambiti sociali, i rappresentanti provinciale di Poste Italiane per il prossimo 23 settembre alle 11 (sala del Consiglio di via Milli).
Il sussidio è subordinato ad un progetto di collaborazione che viene predisposto dai servizi sociali dei Comuni, in rete con i Servizi per l’impiego, i servizi sanitari e le scuole nonché con soggetti privati ed enti no profit.
La procedura e il percorso fanno prevedere la necessità di un’ampia informazione sia ai cittadini – per far conoscere l’esistenza del provvedimento – sia ai servizi pubblici coinvolti per la gestione delle diverse fasi – richieste, accertamento dei requisiti, presa in carico nei Centri per l’Impiego – ed è in questa ottica che l’INPS ha chiesto la collaborazione dell’ente per coinvolgere tutti gli enti della filiera di progetto.
All’incontro interverranno il direttore regionale Inps, Roberto Bafundi, e il direttore provinciale, Domenico De Fazio, per illustrare le procedure del programma.