Pur in assenza di prese di posizione ufficiali, le manovre sono in corso. Dal lato Udc, il partito provinciale meno di una settimana fa ha approvato la mozione (fortemente voluta dai vertici del circolo rosetano) che doveva mettere fine alle voci che volevano un allontanamento del partito locale dal centrodestra. Il progetto alternativo era per la creazione del Terzo Polo capace di correre da solo al primo turno, progetto che a Roseto sarebbe stato portato avanti da una parte degli iscritti e che avrebbe trascinato il partito in una guerra intestina sulla proprietà del simbolo. Ma le sirene del Terzo Polo continuano a farsi sentire, e un orecchio (ma anche qualcosa di più) sarebbe teso anche dal Partito Democratico.
Venendo al lato Api, Achille Frezza, attuale assessore cittadino all’Ambiente, dovrebbe prenderne le redini, per un partito che a Roseto di fatto verrebbe a nascere da una costola del Pd. In contatto quotidiano con i vertici Api provinciali e regionali, Frezza ha posticipato la conferenza stampa che avrebbe sancito la nascita del nuovo soggetto, prevista inizialmente per la metà di marzo, proprio a causa dello stop dell’Udc. Fli, intanto, a Roseto è già nata, e le voci ne danno come referente una giovane esponente del Pdl. I contatti tra i partiti, solo a livello ufficioso, sarebbero in corso già da qualche tempo. Se l’Api sarebbe per una corsa insieme al Pd già dal primo turno, l’Udc si ritrova con alleanze da rispettare e Fli con provenienze difficili da scantonare.
Dunque si scendano le carte. Pare essere questo il senso delle dichiarazioni del commissario rosetano dell’Udc. Se esistono i partiti del Terzo Polo, dichiara Recchiuti, “noi siamo pronti al confronto, e se si vuole andare da soli l’Udc dovrà avere un ruolo primario in quanto partito di maggioranza relativa”. “Se andiamo da soli ci condanniamo a perdere”, riflette invece un esponente dell’Api, mentre manca meno di un mese per la consegna ufficiale delle liste.