Teramo, infrastrutture: sfumata l’intesa tra Governo e Regione. Il Pd denuncia il silenzio della Provincia

teramo_consiglio_provincialeTeramo. Pedemontana Abruzzo-Marche, direzione nord, inizio lavori: entro il 2009. Pedemontana Abruzzo-Marche, direzione sud, inizio lavori: entro il 2010. Teramo Mare IV lotto, inizio lavori: entro aprile 2010. Così recitava l’intesa quadro tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Abruzzo, firmata a Palazzo Chigi il 29 maggio 2009. Ad oggi, marzo 2011, nulla di tutto questo è stato fatto.

E’ quanto denuncia il gruppo provinciale del Pd che, nel consiglio provinciale dello scorso 15 marzo, ha presentato una mozione per chiedere al presidente Valter Catarra ed alla sua giunta di “adottare iniziative istituzionali nei confronti del Governo e della Regione perché gli impegni assunti si traducano finalmente nell’assegnazione dei finanziamenti previsti”. Mozione che, tuttavia, è stata bocciata dalla maggioranza. “Una decisione che noi riteniamo immotivata” accusa il capogruppo Ernino D’Agostino “e che dimostra l’inadeguatezza di questa giunta: guai a disturbare Governo e Regione. Quell’intesa prevedeva un lungo elenco di impegni per l’Abruzzo per circa 6 miliardi di euro. Peccato si trattasse solo di un strategia elettorale, avvenuta a una settimana dal voto per le provinciali”. La bocciatura della mozione da parte del Consiglio Provinciale, tuttavia, non rappresenta la fine del capitolo. “Noi non ci fermeremo” assicura D’Agostino “e chiameremo i cittadini alla mobilitazione. I progetti ci sono e abbiamo le carte in regole per esigere i finanziamenti”.

“Abbiamo chiesto alla Provincia di attivarsi” aggiunge l’ex assessore provinciale alle Viabilità Giulio Sottanelli “e lo abbiamo fatto con una mozione elegante. Loro hanno avuto il barbaro coraggio di bocciarla. E intanto gli interventi sulle infrastrutture continuano a subire riduzioni sempre più drastiche: i 10 milioni di euro previsti per il potenziamento delle piste ciclabili sono stati ridotti a 5, i 6 milioni di euro previsti per il ponte di Castelnuovo sono stati ridotti a 3. Per non parlare dei 36 milioni di euro previsti per l’interramento ed il prolungamento della stazione ferroviaria di Teramo”.

“E per non parlare della gaffe di Catarra in Consiglio” ha concluso D’Agostino. “Nella sua replica ha detto che l’intesa era chiara, ma purtroppo c’è stato il terremoto a L’Aquila, quindi tutti i fondi sono stati riversati sull’emergenza. Salvo poi fargli notare che il sisma aquilano è avvenuto ad aprile, mentre l’accordo quadro risale al mese di maggio”.

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