Una vera e propria figuraccia. E’ stata definita così dai capigruppo di Avanti per Roseto e Liberalsocialisti-Insieme per Roseto, Enio Pavone e Nicola Di Marco, la scelta fatta ieri sera in Consiglio comunale dall’amministrazione guidata da Sabatino Di Girolamo, di ritirare la delibera per la costituzione di un Consorzio per partecipare all’avviso Feamp, primo punto all’ordine del giorno in un consiglio comunale convocato con urgenza a ridosso del ferragosto. A causare il dietrofront sarebbe stata la mancanza di un parere del collegio dei revisori dei conti, obbligatorio per legge, che avrebbe reso inefficace il provvedimento.
“Le figuracce estive inanellate dall’amministrazione guidata dal sindaco Di Girolamo non paiono avere fine” dicono Pavone e Di Marco che contestano il tentativo di scaricare la responsabilità sul collegio dei revisori dei conti “reo solo di aver fatto il proprio lavoro, facendo presente all’Amministrazione che senza il proprio parere la delibera non sarebbe potuta passare ed essendo stato interpellato solo a pochi giorni dal Ferragosto non avrebbe potuto svolgere il proprio compito in maniera corretta”.
Ma le critiche non si fermano qui. Contestate anche “l’ordinanza fantasma” sul divieto di balneazione del 13 luglio non pubblicata sull’albo pretorio, così come la questione dell’ufficio stampa sulla quale il sindaco avrebbe dato solo risposte evasive e per la quale è stata chiesta una risposta scritta. Risposta negativa anche per la mozione del gruppo Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale sulla gestione diretta del Comune del finanziamento da 1,7 milioni di euro per la realizzazione del “braccio a mare” del porto delle Rose.
“E’ evidente che questa amministrazione monocolore Pd è partita con il piede sbagliato”, concludono Pavone e Di Marco, “e si sta dimostrando, ogni giorno che passa, non all’altezza del compito che i cittadini le hanno assegnat. La luna di miele tra il nuovo Sindaco e la Città è oramai agli sgoccioli, auspichiamo quindi maggiore impegno, maggiore presenza degli amministratori in Municipio e una maggiore attenzione nella predisposizione degli atti e alla trasparenza amministrativa”.
Critiche arrivano anche dal capogruppo di Abruzzo Civico Mario Nugnes che parla di un’amministrazione che si muove con una “superficialità e approssimazione imbarazzanti”, facendo emergere “tutto il dilettantismo misto l’arroganza del monocolore Pd”. Mentre il capogruppo di Roseto nel Cuore, Angelo Marcone, critica la bocciatura sella mozione sul taglio delle indennità degli amministratori a favore delle famiglie bisognose, nonostante nel 2011 il Pd ne avesse presentata una simile.
“I fatti si commentano da soli”conclude Nugnes “incoerenza nel non seguire i programmi della campagna elettorale, incoerenza nel non abbandonare la propria professione per svolgere a pieno e con dedizione un servizio, incoerenza di tutta la maggioranza che vota contro nonostante lo stesso partito cinque anni fa fosse a favore. Incoerenza di chi vince le elezioni e poi si lamenta della fatica e delle responsabilità che l’amministrazione di un comune come Roseto comporta”.