Roseto. Il documento di Sel, Idv e Federazione della Sinistra non è proprio piaciuto alla segreteria del Partito Democratico che l’ha definito “un atto pretestuoso che rende oggettivamente più complessa e difficile la costruzione di una coalizione forte e coesa”. Il Pd di Roseto ha spigato che attualmente sono aperti due tavoli, uno tecnico presieduto dal sindaco, Franco Di Bonaventura, che starebbe verificando in che modo e in quale forma si possono recepire i contributi e le proposte avanzate da questi partiti, e contemporaneamente è in piena attività il tavolo politico con lo scopo di raggiungere forme di democrazia partecipata, come le primarie di coalizione.
“Mentre noi lavoriamo per la proposta delle primarie di coalizione – scrive il Pd rosetano – dall’altro lato c’è chi si vuole sottrarre al rinnovamento determinato dalla scelta democratica che prelude al rinnovamento voluto dai cittadini. Noi continueremo a lavorare per il bene di Roseto cercando di formare una coalizione che riesca a dare continuità al centrosinistra e per questo nei prossimi giorni porteremo al tavolo politico il lavoro che si sta portando avanti con alcune liste civiche. Comprendiamo la centralità politica di temi come il Prg e la Riserva naturale che rappresentano la vera proposta di sviluppo e di crescita per i prossimi dieci anni della nostra città e del territorio; a questi due temi abbiamo dato centralità ( vedi il documento consiliare proposto dal Pd in Consiglio Comunale sulla Riserva naturale) prima ancora della scelta del candidato sindaco, proprio perché rappresentano gli strumenti più importanti per offrire risposte concrete alle esigenze dei cittadini”. Parole che sottolineano come lo scontro all’interno del centrosinistra ruota, oltre alle varie battaglie che hanno infiammato la politica rosetana negli ultimi mesi, attorno al dilemma “primarie sì, primarie no”, quindi alla scelta del candidato sindaco.