Roseto. Le associazioni ambientaliste sono state convocate per il prossimo giovedì 3 febbraio, alla Seconda Commissione consiliare della Regione Abruzzo per discutere sulla proposta del consigliere regionale Rabuffo per la riperimetrazione della Riserva del Borsacchio nei comuni di Roseto degli Abruzzi e Giulianova. Le associazioni hanno avuto modo di vedere la nuova proposta di perimetro, peraltro completamente diversa rispetto a quella presentata nel 2009 sempre dal consigliere Rabuffo e mai portata in discussione in Consiglio.
“Fermi restando tutti gli approfondimenti – si legge in una nota del Comitato cittadino, Italia Nostra e WWF – che saranno possibili nel corso dell’incontro in Commissione, il dato che emerge alla prima lettura è che il nuovo perimetro proposto va ad eliminare dalla Riserva quello che è stato sempre considerato il nucleo centrale della Riserva: la pineta Mazzarosa e la Foce del torrente Borsacchio. Guarda caso, si tratta di aree che hanno sempre stuzzicato gli appetiti dei costruttori e che, oltretutto, sono attualmente oggetto di un procedimento penale per interventi edificatori non autorizzati. Viene poi portato fuori dalla Riserva il crinale Mazzocco-Giammartino, anche questo sempre appetito dai costruttori, creando così un cuneo nella riserva che viene così praticamente tagliata in due”.
Sarà completamente escluso il territorio di Giulianova, compresa la foce del Fiume Tordino, nonostante le associazioni ambientaliste abbiano sostenuto che il presunto blocco dello sviluppo del contratto di quartiere dell’Annunziata lamentato dal sindaco Mastromauro sia un falso problema perché le norme di attuazione della Riserva tutelerebbero gli strumenti urbanistici approvati tra cui anche il contratto di quartiere in questione.
Il Comitato cittadino per la Riserva naturale regionale del Borsacchio, Italia Nostra e WWF auspicano che le decisioni sui perimetri delle aree naturali protette vengano prese sulla base di motivazioni ambientali ed esigenze territoriali e non di interessi particolari.
“Più in generale vale la pena ricordare, per l’ennesima volta, che se dovesse passare la proposta avanzata dal Consigliere Rabuffo – conclude la nota – ci si troverebbe di fronte ad un vero e proprio record: si avrebbe la quinta revisione della legge istitutiva della Riserva del Borsacchio in 6 anni (la legge istitutiva della Riserva risale al febbraio del 2005). E non si capisce perché la Regione continui a spostare i confini di una sua riserva invece di preoccuparsi dei ritardi accumulati dai Comuni di Roseto degli Abruzzi e Giulianova nell’attuare quanto imponeva loro la legge in ordine alla nomina dell’Organo di gestione della riserva, all’approvazione del suo Piano di Assetto Naturalistico (PAN), alla tabellazione dell’area”.