Non solo non è stato fatto nulla ma la situazione è addirittura peggiorata. I gruppi consiliari del Pd e di Teramo cambia denunciano l’immobilismo dell’amministrazione comunale riguardo alle barriere architettoniche che, anzi, come denunciato da un ragazzo diversamente abile, ha consentito l’avvio a nuove attività commerciali senza pretendere il rispetto della legge con la presenza di un pedana.
“Siamo di fronte a una vergognosa disparità sociale”, scrivono i gruppi in una nota, ricordando anche l’esperienza vissuta da consiglieri, sindaco e assessori con la passeggiata empatica sulle carrozzine, “aggravata dall’immobilismo di una amministrazione che ha a cuore solo le proprie poltrone. Sono infatti passati sette mesi dall’approvazione, all’unanimità, della delibera sull’adozione del piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, ma nulla da allora è stato fatto”.
Né un tavolo tecnico di lavoro con i rappresentanti delle diverse disabilità, né l’istituzione di una commissione con il compito di studiare le misure previste dalla normativa per garantire l’accessibilità degli esercizi commerciali ai disabili, né la presa in considerazione della pagina web gratuita (http://www.idea-web.org/barriere/) nella quale segnalare tutte le barriere architettoniche presenti sul territorio comunale.
“Sul tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche”, si legge ancora, “siamo all’anno zero. Ma il tempo ormai è scaduto e la tutela della dignità dei soggetti più deboli non può di certo attendere la chimerica risoluzione dei problemi di una maggioranza politica ormai frantumata, se vogliamo veramente che, sul piano dei diritti fondamentali, Teramo sia la città della solidarietà, una città in cui non esista alcuna discriminazione tra cittadini in attuazione di quel formidabile principio di eguaglianza sostanziale sancito dalla nostra Costituzione”.