Antelli ha invitato la Buomprade ha “studiare di più, e colgo l’occasione per fornirle di seguito anche il testo sul quale potersi esercitare”, cioè un testo proposto nella rivista specializzato, Italia Oggi (Numero 192 pag. 33 del 13/8/2010): “Un consorzio di comuni avente a oggetto la gestione dei servizi sociali, di cui alla legge n. 328/2000, va considerato un consorzio di funzioni e come tale soggetto alla soppressione, così come previsto dalla legge finanziaria per il 2010…Con successiva precisazione, ex lege n. 427 del 1995, si chiarisce che oggetto della gestione associata sono non solo i servizi ma anche l’esercizio di funzioni. Disposizione che viene ribadita dall’articolo 31 del Tuel, ancora in vigore…La legge finanziaria per il 2010 ha previsto, in relazione alla riduzione del contributo ordinario, che gli enti locali adottino varie misure tra le quali la soppressione dei consorzi di funzioni. La modifica introdotta, successivamente, dalla legge n. 42 del 2010 ha fatto salvi soltanto i bacini imbriferi montani. In relazione alla fattispecie oggetto del parere, la legge n. 328 del 2000 all’articolo 6 indica le funzioni dei comuni prevedendo che essi sono titolari delle funzioni amministrative relative agli interventi sociali svolti a livello locale e concorrono alla programmazione regionale. Per la norma di legge queste funzioni sono esercitate dai comuni adottando gli assetti più funzionali alla gestione, alla spesa e al rapporto con i cittadini. Per la Corte dei conti, pertanto, un consorzio di comuni avente ad oggetto le suddette finalità non può non essere considerato un consorzio di funzioni”.
Il consigliere, comunque, annuncia che presenterà un’interrogazione in merito al prossimo consiglio comunale precisando di non aver sostenuto nessun tirocinio, bensì il Servizio Civile per il Progetto Help negli uffici dei Servizi Sociali del Comune di Giulianova, “quando ancora c’era l’assessorato alle Politiche Sociali nella nostra Città, magistralmente retto da Lalli, di cui ho ancora oggi un ottimo ricordo, insieme a tutti i colleghi che al tempo ebbi la fortuna di conoscere. Allora, i servizi sociali erano ancora tali e non come oggi un pleonastico e costoso moltiplicatore di CdA utile ad accontentare politicamente gli appetiti di qualcuno”.