Accorpamento Alberghiero-Iti di Giulianova, Mimì Di Carlo chiede le dimissioni dell’assessore regionale Gatti

Mim_Di_CarloGiulianova. “L’assessore regionale Paolo Gatti dovrebbe dimettersi per il pastrocchio che ha combinato dando il via libera all’accorpamento dell’Istituto Alberghiero con l’istituto Tecnico Industriale. 1350 studenti circa sotto il controllo di un’unica amministrazione scolastica. Una vergogna”. Tuona Mimì Di Carlo, consigliere comunale di Giulianova.

E lo fa puntando il dito contro l’assessore Paolo Gatti, reo a suo dire di non aver fatto praticamente nulla per impedire che nell’ambito del riordino scolastico i due istituti giuliesi venissero accorpati. “Le dimissioni sono l’unica soluzione”, attacca Di Carlo, “per l’incapacità amministrativa che ha manifestato Gatti. E poi come si permette di dare dell’ignorante politico al Sindaco Francesco Mastromauro? Sarebbe opportuno che facesse un esame di coscienza, riconoscendo quanto meno il grave errore che è stato commesso con questo accorpamento”. Mimì Di Carlo ha sempre avuto a cuore le sorti dell’Istituto Alberghiero “Crocetti”. Lo ha sempre considerato una sua creatura visto che quando era amministratore di Giulianova in qualità di vice sindaco prima e di sindaco supplente poi si era dato da fare per l’istituzione dell’Alberghiero che considerava fondamentale per una città turistica che conta anche un buon numero di strutture ricettive. “Questo istituto è nato grazie alla volontà mia e del professor Rabuffo”, ricorda il consigliere comunale di Giulianova, “che all’epoca era il preside dell’istituto Alberghiero Di Poppa di Teramo. Ci siamo dati da fare affinché si potesse ottenere per la nostra città delle sezioni staccate dell’Alberghiero per poi arrivare alla completa autonomia. All’inizio erano circa 300 gli iscritti. E il numero è sempre cresciuto nel tempo a conferma che avevamo visto bene. Mi pare comunque di ricordare che la legge stabilisca che l’autonomia amministrativa debba tener conto di un numero massimo di studenti iscritti pari a 900. Con questo accorpamento si arriva a 1350”. Di Carlo ha infine annunciato che chiederà il pineo sostegno al consigliere regionale Berardo Rabuffo affinché presenti un’interrogazione o possa avviare tutte quelle procedure che in qualche modo costringa la regione e l’ufficio regionale scolastico a rivedere una scelta che oggi tutti considerano scellerata.

 

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