Fa chiarezza Massimo Vagnoni, consigliere comunale con delega al demanio, in vista dell’attesa seduta dell’assise civica, in programma martedì 11 gennaio, nella quale sarà portata in approvazione l’adozione delle variante al piano demaniale marittimo. Obiettivi, contenuti e tempistica del nuovo strumento urbanistico, sono stati illustrati oggi, in una conferenza stampa nella quale ha preso parte il sindaco, Abramo Di Salvatore, e buona parte del gruppo di maggioranza. Nella stessa occasione, però, Vagnoni si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, accusando le opposizioni di comportamenti scorretti e soprattutto che non ci sarà nessun rinvio del consiglio comunale previsto per martedì prossimo.
Cosa prevede la variante. Le nuove concessioni demaniali saranno 10 (1 per sociale, 2 per coop giovanili, 1 per sport acquatici e 6 a bando). A queste ne vanno aggiunte delle altre, che altro non sono la regolamentazione di situazioni in essere. Con il nuovo strumento, infatti, saranno disciplinati gli ombreggi convenzionati per le strutture ricettive (9), con la possibilità per i titolari di realizzare dei chioschi (di dimensioni più contenute rispetto ai normali chalet) per fornire servizi all’utenza; 2 concessioni saranno assegnate in virtù di recenti sentenza del Tar, mentre 6 saranno destinate ai proprietari di strutture che insistono sulle cosiddette aree ex-private.
Spiagge libere. “ A dispetto dell’allarme lanciato dalle opposizioni” dice Vagnoni, “ l’incidenza delle nuove strutture sul litorale sarà veramente minimo. Le spiagge libere passeranno dal 44% al 33%, mentre le previsioni. Saranno previsti maggiori servizi per l’utenza, sarà introdotto il piano colore per gli chalet e l’utilizzo di materiali di bio-edilizia e secondo gli intendimenti del centrodestra, “la variante sarà finalizzata da garantire un nuovo sviluppo turistico del litorale, anche in previsione di nuovi insediamenti sul fronte alberghiero”.
I tempi del piano. Martedì prossimo, lo strumento sarà adottato in consiglio comunale, poi ci sarà spazio per la presentazione pubblica, una conferenza di servizio, mentre sul piano burocratico, seguiranno le osservazioni e l’approvazione definitiva. Dunque, ipotesi di correttivi in corsa, teoricamente, ci potranno essere, fermo restando che l’impianto complessivo è questo. “ La gente ci chiede di decidere” spiega Vagnoni, “ e questa è la nostra proposta per disciplinare l’arenile”.
La risposta alle minoranze. Sia il sindaco che lo stesso Vagnoni hanno chiosato sul fatto che l’atteggiamento delle opposizioni non può essere tollerato, anche perché sulla fase di stesura dello strumento sono state dette delle falsità. “ Hanno parlato di deficit di democrazia” ha sottolineato Vagnoni, “ ma si sono dimenticati di dire che gli atti erano disponibili del 6 dicembre, poi il 3 gennaio qualcuno si è ricordato di andare in Comune a prendere gli atti. Il nostro comportamento è stato lineare e li sfidiamo ad avanzare proposte concrete e non limitarsi ad adottare posizioni demagogiche”.