Il numero di persone che, nel corso degli anni, hanno deciso di togliersi la vita lanciandosi dal “ponte della morte”, è infinito. Quello che, al contrario, manca sembra essere la volontà di mettere fine a questa strage, nonostante le promesse e le rassicurazioni degli enti.
La lettera di Pompizi
“Povero Abruzzo costretto a subire la vergogna e la miseria di una classe dirigente di poco spessore accompagnata da una classe politica da “scarto dello scarto della Prima Repubblica”. Così catalogò l’attuale classe dirigente politica il miglior politico (passato e presente) che la Regione Abruzzo ha mai avuto e cioè L’On. Remo Gaspari. Davvero pensate che la storia delle decine di morti su un “ponte maledetto” costruito dagli uomini, alto oltre 120 metri e protetto da appena due balaustre poste ad appena un metro e quaranta se non di meno dalla strada sarebbe continuata come se nulla fosse nel corso della Prima Repubblica dei vari Gaspari, Natali, Susi, Lupini, Benucci???? Ebbene ora è quasi un fatto normale e questo nonostante che il Vice-Presidente della Provincia Dott. Renato Rasicci si sia attivato insieme al sottoscritto per far smettere la più grande strage dell’indifferenza. E grazie a tale iniziativa,finalmente, la Società Autostrade e l’Anas si sono incontrate in Provincia per discutere il problema e risolverlo. Questo ai primi di marzo. E subito mi sono sentito rispondere che per completare l’opera occorrevano fondi non disponibili nel bilancio delle due società: appena 80-90 mila euro necessari per il completamento dell’opera di messa in sicurezza del celebre “ponte della morte”.
Sono saltato su tutte le furie io che per una vita ho esaminato i bilanci delle società e che so bene quanto siano corposi i due bilanci (migliaia di miliardi di euro). E sono stato anche pesantemente redarguito dagli amministratori provinciali, che ritenevano il mio intervento troppo duro contro questi Enti. Si era deciso,infine, che entro ottobre, massimo dicembre, sarebbero stati eseguiti i lavori (lavori che si posso ultimare in due settimane di continuo impegno). Nel frattempo, purtroppo, altre due persone, due capi di famiglia hanno perso la vita in quel tratto, con buona pace dei dirigenti dell’ANAS e della Società Autostrade…che magari in questi giorni stanno a prendersi il sole in paesi caldi……
A loro auguro le pene dell’inferno se questo esiste…….a noi piccola classe dirigente locale il sapore di un’amara sconfitta ma continuerò la mia lotta in nome di C. M. e della sua bambina ….vittima dello squallore di questa società politica ed economica”.
Guido Paci(Psi). “Il partito socialista della Val Vibrata ed in particolare la sezione di Sant’Omero”, scrive in una nota il segretario Paci, “ appoggia totalmente la presa di posizione del sindaco Pompizi riguardo la strage che si perpetua periodicamente sul Viadotto autostradale del Salinello. Siamo esterrefatti afferma il segretario della sezione socialista Paci Guido. Da tanti anni noi socialisti insieme al sindaco Pompizi combattiamo per cercare di sensibilizzare le istituzioni coinvolte senza ottenere alcun risultato. A questo punto ci sentiamo presi in giro!!. I morti suicidi che noi tutti abbiamo sulla coscienza servano almeno a scuotere la morale di quelle persone che possono e devono fare qualcosa per far si che tutto ciò non avvenga più!! Noi socialisti continua Paci saremmo sempre a fianco del sindaco di Sant’Omero per portare a termine nel modo migliore questa battaglia che noi osiamo dire di civiltà”.