La lettera scritta da Andrea Casini vuole accendere i riflettori sul museo, curato e allestito dal 1998 in poi dall’associazione culturale Colligere. Nella nota, infatti, viene evidenziata la valenza del museo.
“L’iniziativa”, si legge nella lettera, “ha lo scopo di raccogliere esemplari di attrezzi usati dai pescatori locali negli anni passati e vari esemplari di biologia marina per valorizzazione della cultura marinara.
Nel museo si possono ammirare numerosi attrezzi usati per l’attività della pesca, come ad esempio una barca, detta “Lampara” perché munita di grosse lampade per attirare il pesce di notte.
Si possono ammirare delle reti da pesca e tipiche “nasse” a forma di gabbia usate per catturare le seppie e vari esempi di nodi usati dai marinai. Per quanto riguarda la biologia marina vi è una vasta esposizione di conchiglie, dai diversi formati, nonché esemplari di cozze, di telline e delle locali vongole.
Vi sono anche esposti esemplari di granchio, aragosta, pesce palla, guscio di tartaruga, stella marina, cavalluccio marino, spugne, uccelli marini.
Al museo è affiancata una biblioteca ampiamente documentata sul mare, sulla pesca, sulla biologia, sulla storia, sulla letteratura sia locale che nazionale”.
Negli ultimi anni e per una serie di ragioni, il museo è di fatto incustodito e soprattutto non più fruibile al pubblico. Per questo motivo l’associazione porta il “caso” all’attenzione del Premier Renzi.