Per questo motivo, il circolo Sel di Pineto ha incaricato il coordinatore Provinciale Tommaso Di Febo di avviare delle trattative su scala provinciale per arrivare a delle soluzioni concrete per il rilancio di Pineto Democratica, sia a livello politico ma anche e soprattutto a livello programmatico.
“Occorre chiarire anche le priorità dell’agenda politico-amministrativa” continua Costantini, “ponendo al centro dell’attenzione e della concretezza amministrativa: il sociale, l’ambiente e la scuola. Non si amministra solo per l’urbanistica della città”. Intanto, il 2 dicembre si terrà un’Assemblea Pubblica a Pineto (Polifunzionale) per spiegare ai cittadini la posizione di Sel, nazionale e locale, con la partecipazione di Tommaso Di Febo, Gianni Melilla e Gennaro Migliore.
A contestare Luciano Monticelli anche il Pdl cittadino, che contesta innanzitutto il forte aumento della spesa pubblica. “Oltre ai 23 milioni di euro di debiti esistenti” spiega, infatti, in proposito il partito “l’aggiunta di ulteriori 4 milioni di euro deliberati nell’ultimo consiglio comunale. Nonostante questa amministrazione abbia aumentato la Tarsu, ripristinato la tassa sui passi carrabili, provato a incassare con i T-red, è fuori dal patto di stabilità e, quindi, costretta a rimodulare il debito esistente con conseguente esborso a carico dei cittadini. Con quale coraggio l’amministrazione Monticelli chiede un nuovo sforzo alla comunità pinetese, indebitandola per altri trenta anni e con un aggravio di altri 4 milioni di euro? E, ancora, quale sorte toccherà ai denari risparmiati dall’allungamento della scadenza dei mutui?”.
Alla luce di questi problemi, il Pdl dichiara di non poter accettare “a linea del debito che non fa giustizia alla verità e compromette le future generazioni. Questa amministrazione non è in grado di gettare uno sguardo particolare ai ceti sofferenti, di dare attenzione al mondo del lavoro e a quello della solidarietà sociale; è incapace di fare scelte precise sul modello di sviluppo della città e su quello di impresa, non è stata all’altezza di dare un contributo a un modello di sviluppo sostenibile; ma è bravissima, invece, a vessare i pinetesi con scelte politiche gravissime che non possono essere taciute. Le casse comunali, da qualche tempo, sono vuote e le somme che rimarrebbero con l’abbattimento del rateo interessi saranno utilizzate per far fronte alle richieste di spese inutili, voluttuarie, costose e, non ultimo, per onorare la maxi rata che l’ente dovrà pagare per aver certificato e falsificato i dati sulla raccolta differenziata. La verità è che la menzogna galleggia sulla verità e il menzognero, Monticelli & Co., dovrebbe ricordare che per essere creduto dovrebbe dire bugie solo se necessario, in buona sostanza state mentendo ai nostri figli, li state indebitando senza nemmeno chiedergli il permesso… e questo non è più sopportabile”.