Ultimato da tempo, ma al momento ancora inutilizzabile perché l’ente ancora non riesce a definire il bando per l’assegnazione dei box della piccola pesca. Il nuovo bando (dopo che la prima procedura era andata deserta) doveva essere già pronto, ma ancora non è stato licenziato, ragione per la quale gli i pescatori, che non vorrebbero passare un nuovo inverno sotto le intemperie, lasciano presagire l’ipotesi di promuovere proteste eclatanti, qualora l’immobilismo dovrebbe permanere. In realtà, nelle scorse settimane, tra l’ente e la categoria c’era stato un vertice nel quale una sorta di accordo era stato raggiunto, fermo restando che la tempistica per redigere il nuovo bando si è ulteriormente dilatata. “Non hanno preso in considerazione l’ipotesi di ridurre il prezzo d’affitto a 300 euro a box”, ricorda Franca Ferreri, presidente dell’associazione Martinpescatori, “ soluzione che avrebbe consentito a più operatori di affittare più di un box. In ogni caso il Comune si farà carico delle spese per i servizi in condominio (elettricità, spazzatura e manutenzione straordinaria, ndr) fermo restando i 480 euro per ogni garage”. Un costo, in ogni caso, che non tutti sono in grado di sostenere, ragione per la quale c’è il rischio che non tutti i box vengano assegnati. Al di là degli aspetti tecnici, comunque importanti per dirimere la questione, i pescatori stanno pressando l’ente affinché acceleri i tempi per redigere il bando. In caso contrario, potrebbero essere promosse iniziative di protesta e di sensibilizzazione.