Teramo, recupero ex manicomio: ora si può, grazie a Jessica

brucchi_jessicaTeramo. Se ne parla da anni e finalmente il “sogno” sta per realizzarsi: l’ex ospedale psichiatrico sarà recuperato grazie a Jessica, che non è una generosa benefattrice, ma è un acronimo che sta per Joint European Support for Sustainable Investement in City Areas. Nient’altro che uno strumento finanziario che aiuta i Comuni a programmare progetti urbani di sviluppo sostenibile.

Il recupero dell’ex ospedale psichiatrico, di proprietà della Asl di Teramo, era già inserito nel Piano Integrato per lo Sviluppo Urbano Sostenibile (Pisu), ma “abbiamo pensato che con i 9,5 milioni di euro disponibili in questo caso non avremmo potuto pagare nemmeno il valore della struttura (pari a 13milioni di euro)”, ha detto il sindaco Maurizio Brucchi. “Per questo abbiamo deciso di far confluire questi fondi nel programma Jessica, con il quale si creerà un fondo di investimento che consentirà di recuperare 37milioni di euro”.

I tempi: dopo l’approvazione in Regione, serviranno circa due mesi per la validazione da parte della Banca di Investimenti Europea e per la costituzione del fondo. A quel punto si procederà alla pubblicazione del bando, che servirà a coinvolgere eventuali partner che vorranno entrare a far parte del fondo di investimento. Nel frattempo, partirà la fase progettuale, che spetta al Comune. A giugno 2011 il fondo sarà coperto e a settembre dovrebbe partire la fase operativa. “Se le cose fileranno come devono” ha aggiunto Brucchi “a settembre inizieranno i lavori”.

Per il momento, sulla carta c’è già una bozza di proposta, che ovviamente sarà oggetto di discussione e verifica con la cittadinanza e con il consiglio comunale. “Come amministrazione, siamo già in una fase avanzata” ha spiegato il primo cittadino “perché su questo progetto ci lavoriamo da anni, prima con la giunta Chiodi e ora con la giunta Brucchi. Sono interventi che partono da lontano”.

Nello specifico, secondo la bozza di progetto, l’area di circa 11mila metri quadrati potrebbe ospitare una parte degli uffici comunali e provinciali, per i quali al momento si paga un affitto, un blocco riservato a residenze per studenti (150-160 posti letto), un altro destinato alla ricettività turistica (alberghi), un blocco residenziale, uno direzionale privato ed una minima parte riservata al commerciale. Per un valore complessivo dell’investimento di 79 milioni di euro.

La particolarità di Jessica sta, comunque, nella gestione rotativa del fondo: questo significa che le plusvalenze, derivanti dalla realizzazione dell’intervento, potranno essere reinvestite in altri interventi, che potranno così essere realizzati senza dover sottostare ai vincoli del patto di stabilità. E sarà in questo contesto che andranno ad inserirsi i progetti di riqualificazione urbana a Colleparco (nuovi impianti sportivi, aree verdi, quartiere residenziale ecosostenibile, housing sociale) e a Colleatterrato (parco, piazza, nuova chiesa, riqualificazione complesso scolastico, impianti sportivi, housing sociale, scuola elementare San Benedetto).

Insomma, Jessica sarà una sorta di “calamita” che servirà ad attrarre nuovi investimenti. A tal fine, potrebbero essere valorizzati anche alcuni immobili comunali, ma anche provinciali, come il mercato coperto e gli stabili situati in via della Banca.

Marina Serra

 

 

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