Roseto. La città torna ad affondare nei rifiuti per colpa di un Cirsu ridotto ormai agli ultimi stadi di uno stato comatoso. La denuncia arriva dalla Federazione della Sinistra, che oltre ad evidenziare la problematica, non lesina stoccate di matrice politica.
“Ieri pomeriggio i camion della Sogesa”, scrive in una nota il portavoce Mauro Borgatti, “ sono passati a raccogliere ciò che si era accumulato dopo tre giorni di totale abbandono. Dai mezzi di informazione veniamo a sapere che la crisi si è prodotta dopo che ai camion della Sogesa è stato impedito di entrare all’impianto di smaltimento di Casoni. Il motivo è presto detto. I comuni del Cirsu non pagano, e Roseto è il maggior debitore”. Il disservizio emerso negli ultimi giorni, ora risolto, però offre lo spunto per un’analisi politica. “Ci chiediamo perché la nostra città debba subire tutto questo”, si legge ancora nella nota. “ Perché, con il Cirsu che ormai da anni affonda sempre di più nei debiti a causa di una gestione malsana targata Pd, le nostre strade siano ridotte ormai come gli angoli di Napoli. Quello che stiamo vedendo è una riedizione di quanto accadde solo qualche mese fa, quando il consorzio decise di sospendere la raccolta perchè Roseto non voleva pagare quanto dovuto. Ad oggi la nostra città è il maggior debitore nei confronti del Cirsu, per una cifra record che supera abbondantemente il milione di euro. Una situazione drammatica, che oltre a rendere malsane le nostre strade, mette in pericolo le decine di operai della Sogesa, per il cui futuro lavorativo siamo molto preoccupati. Quanto è avvenuto in questi giorni è la testimonianza della crisi strutturale del Cirsu. Ieri pomeriggio i camion hanno ripreso la raccolta, ma se non verrà risolta la questione della solvibilità del consorzio gravato negli anni da immensi sprechi di denaro pubblico, tra qualche giorno potremmo trovare lo stesso problema nelle nostre strade. Sono anni che le tasche dei cittadini devono far fronte ad aumenti della Tarsu senza che il servizio migliori di una briciola. Perchè dobbiamo pagare sempre di più, se scendendo per strada troviamo sempre i soliti cassonetti puzzolenti, le isole ecologiche costate 260 mila euro lasciate alla rovina, e ultimamente alla spazzatura lasciata per strada?”.