Giulianova. Ancora un botta e risposta tra il sindaco Francesco Mastromauro e l‘associazione di cultura politica Il Cittadino Governante. A tenere banco è la riperimetrazione del Borsacchio e la modifica della disciplina per la monetizzazione delle aree di cessione. “Noi in posizione di retroguardia? Curioso che a dirlo siano coloro che hanno gli orologi congelati a quarant’anni fa e vorrebbero quindi una Giulianova con le lancette ferme. Ed il brutto è che nemmeno se ne rendono conto”. Mastromauro replica alle accuse de Il Cittadino Governante contrattaccando: “Dimentica Arboretti, o fa finta di non sapere, che l’inclusione della estrema parte sud di Giulianova nell’area del Borsacchio è stata considerata irrazionale, con giudizio bipartizan, dalla 2ª Commissione consiliare della Regione Abruzzo, che nell’audizione del novembre 2009 accolse pienamente i miei rilievi. Cosa dissi in quell’occasione? Che estrapolare quella zona, peraltro di scarsa estensione e fortemente urbanizzata, dal perimetro della Riserva, avrebbe consentito all’amministrazione comunale di completare l’iter previsto dal Contratto di Quartiere dell’Annunziata, comprendente una significativa opera di riqualificazione dell’intera area con la creazione, tra l’altro, di un ampio spazio di verde pubblico attrezzato, del teleriscaldamento e di una nuova struttura ricettiva. Insomma, una migliore impostazione dell’intera zona, valorizzata sotto il profilo ambientale e turistico. Ma ad Arboretti e al Cittadino Governante, talmente protesi verso una dimensione bucolica e intellettualistica da perdere il contatto con la realtà e con le reali esigenze della città, tutto questo non va bene. Evidentemente per loro il progresso è l’immobilismo; quello stesso a cui Giulianova è stata condannata in tutti questi anni. E ne sono anche soddisfatti”. Sulla monetizzazione, il sindaco ha spiegato che “L’opera di disinformazione sul punto è addirittura macroscopica. Ad Arboretti e ai suoi ricordo che le norme di attuazione del piano regolatore vigente, ed adottato, già escludevano la monetizzazione per le zone B2 e B3, così come pure per le zone E2 ad est della ferrovia, per le quali il Consiglio aveva già deliberato in merito. Quindi le proposte del Cittadino Governante di inserire quelle zone nella delibera sulla monetizzazione votata nell’ultimo consiglio, sono strumentali e demagogiche in quanto coincidenti con norme preesistenti. Insomma, furbizia allo stato puro. Nessuna novità, poi, per le zone B22, B3 e E2 con la delibera sulla monetizzazione. In parole povere Arboretti fa una gran confusione e nel contempo dice cose senza senso. In realtà la monetizzazione sarà applicata solo nelle zone commerciali-artigianali consentendo al Comune di introitare denaro, e a chi vorrà di ampliare la propria azienda creando nuovi posti di lavoro. Tutto ciò senza svendere né deturpare il territorio e, soprattutto, creando nuovi posti di lavoro. Reputa dunque Arboretti – ha concluso Mastromauro – che sia un male evitare che le aziende, come accaduto con la GIS ed Amadori, vadano altrove? Lo vada a dire ai nostri disoccupati!”
23 Settembre 2010 - 13:28