A presenziare all’inaugurazione il governatore della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, che rientra per la prima volta negli spazi del dibattito politico teramano dopo averli lasciati nel luglio del 2008. “E’ stata un’emozione” ha commentato in merito. “Non ha perso le sue caratteristiche fondamentali. Ho la sensazione che sia la sala di tutti: non dev’essere lasciata solo al Comune. Siate fieri di avere questi luoghi significativi. Teramo è una città con un sistema sociale, economico e culturale che niente ha da invidiare a qualsiasi altro luogo d’Abruzzo.”.
Applaudito a lungo dai partecipanti alla cerimonia, l’occasione si è rivelata propizia perché il presidente ricordasse agli amministratori locali la fase del federalismo che sta per iniziare, invitandoli a riflettere sul fatto che “è in atto una rivoluzione e il vostro è un ruolo fondamentale”.
Per quanto riguarda, invece, Daniela Stati, il presidente ha dichiarato che è ancora presto per decidere se sarà soltanto l’assessore ad essere sostituita o se si tratterà di una valutazione più globale. “Non c’è fretta” ha spiegato in proposito. “A settembre ci penseremo. Nel frattempo, siamo assolutamente tranquilli: se non godessimo di un clima solido in maggioranza, non potremmo infatti affrontare questi episodi così delicati”.