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Teramo, inaugurata sala consiliare. Presente Gianni Chiodi

Teramo. E’ stata finalmente inaugurata questa mattina dopo mesi di lavori dovuti all’inagibilità post sisma. È la sala consiliare del Comune di Teramo, presentata questa mattina ad autorità e cittadinanza nella sua nuova veste. Una veste che ha seguito la necessità di adeguare gli spazi ai lavori del Consiglio teramano, ma che non ha comunque voluto dimenticare le sue linee fondamentali.

A presenziare all’inaugurazione il governatore della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, che rientra per la prima volta negli spazi del dibattito politico teramano dopo averli lasciati nel luglio del 2008. “E’ stata un’emozione” ha commentato in merito. “Non ha perso le sue caratteristiche fondamentali. Ho la sensazione che sia la sala di tutti: non dev’essere lasciata solo al Comune. Siate fieri di avere questi luoghi significativi. Teramo è una città con un sistema sociale, economico e culturale che niente ha da invidiare a qualsiasi altro luogo d’Abruzzo.”.

Applaudito a lungo dai partecipanti alla cerimonia, l’occasione si è rivelata propizia perché il presidente ricordasse agli amministratori locali la fase del federalismo che sta per iniziare, invitandoli a riflettere sul fatto che “è in atto una rivoluzione e il vostro è un ruolo fondamentale”.

Non è mancato il sottile riferimento agli scandali politici, che “non hanno mai toccato il Comune di Teramo. Si tratta di un patrimonio davvero notevole”. In merito, invece, alle presunte consulenze in Regione di Carmine Tancredi, socio di Gianni Chiodi nello studio commercialista di Teramo, ha fermamente ribadito: “Nessuna consulenza. Capisco che bisogna sempre gettare fango, ma l’Abruzzo ha bisogno di serenità, di ricostruire”. Strumentalizzazioni, dunque, come nel caso del piano sanitario regionale, “a cui si oppongono piccoli potentati ed interessi. Non abbiamo bisogno di ospedali scadenti: ne avremo 16 di grande qualità, senza alcun tipo di preferenza per Teramo, perché quando si è presidenti regionali si fa il presidente regionale e non altro”.

Per quanto riguarda, invece, Daniela Stati, il presidente ha dichiarato che è ancora presto per decidere se sarà soltanto l’assessore ad essere sostituita o se si tratterà di una valutazione più globale. “Non c’è fretta” ha spiegato in proposito. “A settembre ci penseremo. Nel frattempo, siamo assolutamente tranquilli: se non godessimo di un clima solido in maggioranza, non potremmo infatti affrontare questi episodi così delicati”.