Roseto degli Abruzzi. ‘Il Partito Democratico a Roseto è uno ed uno solo, siamo noi. Abbiamo delle regole e chi si contrappone al PD non può fare parte del PD’.
Il messaggio, forte e chiaro, è stato ribadito più volte dal segretario locale ( e poi anche da altri esponenti) Simone Tacchetti nella conferenza stampa odierna che ha visto presenti, tra gli altri, il segretario regionale Marco Rapino, la presidente del PD Roseto Maria Pia Di Nicola e la capogruppo al Comune rosetano Teresa Ginoble. Assente il candidato sindaco Sabatino Di Girolamo.
Il riferimento è alla cena che si svolgerà questa sera al Lido d’Abruzzo di Roseto in cui al fianco di Rosaria Ciancaione, la prossima candidata alle elezioni amministrative per le liste che hanno come fulcro l’onorevole di Abruzzo Civico Giulio Cesare Sottanelli ma che formalmente sarebbe ancora parte del Pd, ci sarà la senatrice democratica Laura Puppato.
‘Ho parlato con Laura e mi ha assicurato che verrà soltanto a titolo personale – evidenzia Rapino – ma quando hai una carica all’interno del partito, nelle varie uscite pubbliche, sei sempre una sua rappresentante’.
In realtà la senatrice veneta presenzierà alla serata (almeno ufficialmente) in quanto presidente dell’associazione ‘Un’altra idea di mondo’, di cui Ciancaione è presidente regionale.
Il Partito Democratico ha fatto intendere che è pronto ad adire le vie legali, non tanto verso la senatrice (il cui atteggiamento non è stato però apprezzato) ma nei confronti della candidata sindaco, ma per il momento auspicano un chiarimento da parte di quella che è ancora una componente dell’assemblea regionale del PD.
‘Prima di prendere provvedimenti verso Rosaria Ciancaione vorremmo che facesse un passo indietro, avendo ancora una carica a livello regionale per la quale noi stessi l’abbiamo eletta – sottolinea ancora Rapino – Oggi nel PD non è contemplata l’autosospensione, se si è con noi si è sempre con noi. Non si può avere in tasca la tessera ed appoggiare altri partiti’.
Naturalmente l’occasione è stata buona anche parlare dell’imminente campagna elettorale. ‘Vogliamo mandare a casa Pavone. La sua promessa di cambiare Roseto si è trasformata in una minaccia, perchè Roseto è stata cambiata in peggio. Vogliamo mandarlo via in qualsiasi modo e di quello che accade al di fuori del PD poco ci interessa’, ha tuonato Tacchetti, che ha dichiarato anche, sempre riguardo all’uscita dal gruppo politico dell’ex dirigente del Comune di Roseto: ‘La nostra linea è quella tracciata dal vicepresidente nazionale Guerini. Ad oggi dobbiamo ancora conoscere il perchè alcuni esponenti sono andati via. La scelta del Sindaco doveva essere fatta dai cittadini e non decisa a tavolino ma qualcuno non voleva accettarlo’.
Anche il segretario abruzzese Rapino ha detto la sua sulla prossima tornata elettorale. ‘Roseto deve assolutamente tornare nel solco del centrosinistra. Anzi, mi appello ai nostri possibili elettori perchè, per essere influenti a livello nazionale, l’Abruzzo ha bisogno di una filiera costiera di sindaci del PD. Per fare ciò, dobbiamo saper dialogare sempre di più con la città, noi vogliamo dialogare con tutti, è finita la stagione della Prima Repubblica’.