Atri, l’Ospedale San Salvatore “salvato” dal Piano Sanitario

ospedali_atriAtri. Piano sanitario della Regione: gioie e dolori per l’Abruzzo. Se alcuni sindaci di centrodestra protestano altri esultano, come ad Atri. L’Ospedale San Liberatore, secondo il nuovo piano sanitario, non solo non dovrebbe subire alcuna perdita, ma, rimanendo un Ospedale per acuti (con 135 posti letto riconfermati) guadagnerebbe 30 posti letto per la lungodegenze e la riabilitazione. Nel frattempo Chiodi  ha dato il via libera all’acquisto della nuova TAC a 16 strati.
“Tutto questo – si legge in una nota dei partiti della maggioranza – smentisce i partiti  del centro-sinistra che, nonostante gli autorevoli interventi in due consigli comunali ad Atri dell’assessore regionale alla sanità Venturoni, hanno continuato a strumentalizzare la vicenda, creando un clima di grande allarmismo, paventando la chiusura dell’Ospedale  e chiamando alle barricate con la costituzione di  comitati pseudo-tecnici, ma che in realtà sono solo comitati di partiti, mostrando ancora una volta il fallimento di un tale tipo di politica”.
L’amministrazione comunale continuerà a vigilare sul sistema sanitario del territorio, attraverso il dialogo e la concertazione, con il sostegno di tutti i sindaci della zona.
“Se oggi l’Ospedale di Atri, e nessuno – conclude la nota – si azzardi ancora a diffondere notizie false circa la sua chiusura, rimane un vero Ospedale questo deve essere motivo di soddisfazione per tutti,  e non essere usato come argomento di guerriglia politica, perché questo, visto che stiamo parlando di salute, fa male a tutti!”

 

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