“Un’inversione di tendenza, rispetto alla continuità politica di maggioranza targata PD-SEL, in merito alla questione Cirsu, alla luce di quanto prescritto dalla Corte dei Conti nel parere n°339/2015/VSFG inviato al Comune per la verifica del bilancio 2013. La Corte, infatti, ha prescritto, tra le altre censure, oggi per allora, il divieto di soccorso finanziario per società partecipate, come Cirsu, in netto stato di dissesto già al 2013”.
Lo ha spiegato Maria Cristina Cianella, precisando che “diversamente da tale prescrizione oggi che la società Cirsu è stata dichiarata fallita, il Comune di Mosciano Sant’Angelo continua nel suo documento di programmazione al bilancio di previsione 2016, a ritenere strategica la partecipazione in Cirsu Spa, ripetesi dichiarata fallita, perché mezzo efficace di partecipazione alla governace nella pianificazione del servizio rifiuti”.
La lista Mosciano Nostra ha chiesto di “rivedere, nel più breve tempo possibile, le determinazioni dell’ente in proposito, non solo per le annose problematiche societarie e per i debiti che queste porteranno a carico dei cittadini, ma soprattutto alla luce dei preoccupanti risultati dei sopralluoghi effettuati dall’ARTA sull’impianto Cirsu a settembre e dicembre 2015, potenzialmente minatori dell’interesse collettivo alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica”.