A titolo indicativo e non esaustivo saranno interessate, ai fini dell’individuazione delle necessarie professionalità, le seguenti tipologie di servizio, specificate nella Convenzione generale:
Servizi di supporto e assistenza tecnica (con figure professionali sia impiegatizie che operaie) in materia di:
Le candidature potranno essere trasmesse mediante invio tramite posta elettronica all’indirizzo mail info@teramolavorosrl.it utilizzando l’apposito modulo online, o mediante spedizione con raccomandata o consegna a mano in busta chiusa indirizzata a Teramo Lavoro Srl – presso Settore III Lavoro e Formazione della Provincia di Teramo – Via Taraschi 9 Teramo. Sull’esterno della busta dovrà essere specificata la seguente dicitura: ”Candidatura per la selezione degli operatori di Teramo Lavoro Srl”.
Nella busta, nell’email o in caso di invio tramite modulo on-line dovranno essere inseriti o allegati:
I titoli di studio, professionali e vari, potranno essere autocertificati ai sensi della vigente normativa. Sul plico dovrà essere indicata la denominazione del candidato nonché il suo indirizzo e numero/i di telefono anche cellulare.
Fin dalla prima pubblicazione il sito è stato subissato di visite e i numerosi “precari” della Provincia, con un passa parola velocissimo, si sono precipitati alla lettura del bando che, in realtà, poco chiarisce sulle modalità di assunzione e su cosa andranno a fare i candidati prescelti. Perplessità anche tra la Rsu della Provincia che evidenzia come le tipologie dei servizi, oltre ad abbracciare tutti i campi già coperti dai Servizi provinciali e dal personale a tempo indeterminato, siano generiche e non permettano ai candidati di rendersi conto di quali siano le professionalità richieste.
Sulla formazione della Società in house, sul cui sito, tra l’altro, non si riesce a recepire informazioni né sulla struttura organizzativa, né sui documenti societari, in quanto le relative caselle risultano attive, si era innescata una polemica tra minoranza e sindacati, da una parte, e maggioranza dall’altra, con reciproci scambi di accuse. Nel mezzo i lavoratori dell’Ente, sia precari che a tempo indeterminato, che paventano una sostanziale “precarizzazione” della Provincia, con svuotamento delle prerogative istituzionali dell’Ente e incertezza lavorativa sia per chi confluirà nella nuova società che per chi rimarrà all’interno dell’Ente.
Una curiosità: sul sito ufficiale della Provincia non vi è traccia né del bando né del rimando al sito della Teramo Lavoro che, però, è una società della Provincia stessa. Disinformazione o svista?