Parco Torre Cerrano, presentato il consiglio di amministrazione

CerranoPineto. Presentato stamane alla stampa il consiglio di amministrazione dell’Area marina del Cerrano. Nessuna novità ovviamente sulle nomine, con Benigno D’Orazio presidente e Enzo Costantini suo vice, quest’ultimo di centrosinistra.

“Un Cda nel quale sono rappresentate tutte le realtà politiche ed imprenditoriali”, ma “non neghiamo qualche difficoltà”, ha detto l’ex candidato sindaco di Pineto. Nove i membri, tra cui cinque di area Pdl e tre di centrosinistra, con nomi di peso quali lo stesso D’Orazio e l’ex vicepresidente della Regione Marco Verticelli. Presenti alla conferenza stampa che si è svolta presso gli uffici regionali di Pescara anche esponenti dei due comuni nei quali sorge il parco marino, Pineto e Silvi. D’Orazio ha auspicato al più presto una sistemazione per il nuovo ente parco, al momento senza sede e senza recapito telefonico. “Con il Parco abbiamo l’ambizione di recuperare il nostro territorio al turismo di qualità”, ha detto il presidente, affiancato dai sindaci delle due cittadine del parco, Luciano Monticelli e Gaetano Vallescura, dal presidente del consiglio provinciale di Teramo Mauro Martino e dal vicepresidente regionale Alfredo Castiglione. “Siamo riusciti a portare avanti questo progetto a dispetto di chi non credeva nel parco”, ha sottolineato il primo cittadino di Pineto. “Il problema non sono le competenze ambientali dei componenti del Cda, ma quello di vedere se questo consiglio saprà gestire con efficienza il parco”, ha ribattuto D’Orazio a margine della conferenza stampa a proposito delle critiche che in questi giorni sono piovute sulla modalità della scelta dei nomi del nuovo Cda. “Si tratta di saper gestire l’ente con capacità manageriali”, ha continuato il presidente, che ha ricordato come nel suo passato sia stato anche membro della Commissione Ambiente della Regione. Per quanto riguarda i pescatori, nei giorni passati sul piede di guerra, D’Orazio ha dichiarato come i vari enti si stiano impegnando per una rimodulazione delle zone del parco, con una proposta che sarebbe già arrivata al ministro per l’Ambiente.

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