Secondo la lista civica, Giulianova oggi pagherebbe il “peggior isolamento immaginabile (altro che aria fritta Signor Filipponi!)” e la crisi del Pd, tra l’altro confermata da alcuni suoi autorevoli esponenti, rappresenta il dato certo che qualcosa (anzi molto) si è sbagliato.
“Lo stato del Partito Democratico giuliese”, prosegue la nota, “è lo specchio di un’amministrazione inconsistente basata su slogan e passerelle. E’ anche vero che se Atene piange Sparta non ride. Il preoccupante silenzio di chi, oggi, dovrebbe essere il portabandiera dell’opposizione, è l’indice sintomatico che il Sindaco Mastromauro è riuscito, con successo, a “neutralizzare” i potenziali concorrenti. E così, caro Sindaco, in certo qual modo, siamo costretti a “farti il tifo”. Vista l’aria che tira, semmai dovesse andare a casa, chi rappresenta l’alternativa?”
Una frase, l’ultima, che svela anche la difficile situazione all’interno del centro destra, dove ci sarebbero lotte intestine soprattutto dopo i fatti nazionali con Fini e Berlusconi che sono ormai da tempo in rotta di collisione. A Giulianova, insomma, la situazione nel Pdl non sarebbe quindi molto distante da quella nazionale. Chissà che tra i due litiganti, il terzo non goda. Al Centro della Città resta alla finestra a guardare…