Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta da Enzo D’Ignazio, presidente di varie associazioni teramane.
“Com’è a voi noto nel prossimo autunno la Fondazione Tercas vedrà rinnovati i suoi ruoli dirigenziali e quindi Teramo riavrà una Fondazione operante a tutti i livelli! E’ altresì noto che, da tempo nelle varie “scuderie politiche” enti ed istituzioni si apprestano le armature per questa che viene considerata dai più: una vera e dura pugna, che come tale, si svolge senza esclusioni di colpi!
Tra il rumore delle armi si capta già qualche nome designato ha ricoprire le dieci postazioni decisionali tra le quali verrà scelto il “ Il Condottiero” cioè colui o colei che sarà impegnato a guidare questa Istituzione !
In questa fase stiamo assistendo a delle scelte che come quella della terna proposta dal Presidente della Provincia ci lasciano quanto meno basiti.
Infatti nella terna proposta dal Presidente Di Sabatino troviamo a sorpresa, l’assenza dello studioso ed uomo di cultura Professor Attilio Danese!
Lo stupore nasce non solo per la rinomanza nazionale ed internazionale del Professore ma anche per via del fatto che, e mi sia consentito dirlo con lo spirito dell’ “absit iniuria verbis”, al suo posto appare “minus quam” la candidatura della giovane Tiziana Di Sante che certamente non può vantare un cosi copioso curriculum Vitae.
Tralasciando le comparazioni che sono antipatiche e fuorvianti, vi è da chiedersi perché di questo “voltafaccia”da parte del Presidente della Provincia e quali sono le motivazioni che lo hanno indotto ad effettuare questa scelta che oltre a generare una insanabile rottura tra il PD ed il suo alleato NCD, privano la Fondazione di un patrimonio culturale inestimabile e prezioso e rischiano di creare un malcontento tale da offuscare i comportamenti futuri.
Già prodomi di rissosità lasciano intravedere un futuro campo di battaglia, disseminato di feriti e di cadaveri, le cui conseguenze ricadranno inevitabilmente sulla Fondazione!
Come definire il comportamento del Presidente della Provincia se non un’avventatezza fuori da ogni ragionevole e giusto comportamento di un buon amministratore del bene pubblico?
Questa sua decisione che definire scellerata è riduttivo, pone oltre che a scelte di metodo anche dei“modus agendi” diversi da quelli che il ruolo attuale di un Presidente della Provincia consente di avere!
Il risultato è che si fa sempre più difficile abbandonare certi atteggiamenti che hanno il sapore di “comparaggio” e di quant’altri comportamenti di antiche decisioni che solitamente venivano adottate dai signorotti di turno!
Forse non è un caso che un proponente come Giandomenico Di Sante, Presidente della Camera di Commercio, nel suo pieno diritto del ruolo che ricopre si vede nominare, senza “battere ciglio” e con “paterna naturalezza”, tra la terna ufficiale sua figlia quale candidata.!?
Cosi come non sembri ad alcuno vera la semplicità con la quale il Presidente Di Sabatino chiede di saper dove si sta parlando e decidendo della futura Presidenza della Fondazione Tercas, perché, trattandosi di questione pubblica e quindi politica, vorrebbe parteciparvi dimenticandosi che, a nessuno ha indicato in quale riunione od in quale salotto privato ha deciso le sue nomine!
Certamente qualche ingenuo e sprovveduto potrebbe obbiettare che la nomina di sua figlia Presidente Di Sante è stata proposta da un terzo e non da Lei e che tutto sia stato fatto a norma di regolamento e di statuto ma Le chiedo Cavaliere :” è forse Lei l’unico padre a volere una sistemazione per sua figlia”?
Personalmente credo che sarebbe da ipocriti sostenere che le probabilità che le nomine che si troverà a fare come proponente, non possano non essere influenzate, umanamente, anche da queste esigenze di padre.
D ‘altra parte credo che necessiti verificare la giustezza della proroga dei termini dell’avviso della ricerca di candidati per la carica di componente del consiglio di indirizzo della Fondazione adottato dal presidente Di Sabatino .
Sono certo che il Presidente Nuzzo troverà tra le sue competenze un modo per intervenire e garantire il rispetto delle regole!
Possibile che a costoro non venga in mente che gestire una Fondazione non significa avere benefici e prebende per se ma che deve essere solo una missione a favore dei cittadini!?
Per tornare a noi credo che a nessun teramano piace dover assistere alla malaugurata ipotesi di un declino di questa unica Istituzione rimasta a Teramo, dopo la debacle della compianta Banca Tercas”.