Teramo. Si terranno i prossimi 14 e 15 aprile 2010 le elezioni rappresentative studentesche dell’Università degli Studi di Teramo per l’elezione del Consiglio di Amministrazione di Ateneo. Dopo tentati accordi ed indecisioni, tutto pronto, dunque, per l’attacco a Mariani, assessore comunale di Campli del Partito Democratico.
Proprio quest’ultimo è stato oggetto di critiche e riflessioni per essere stato interpretato come modellatore di una nuova Democrazia Cristiana. Sandro Mariani ha, infatti, creato diversi antagonismi in quel di Teramo ed Avezzano, spaccando il Pdl e cercando di ricompattare, nel frattempo, i Giovani Democratici con la nascita di Prospettiva Studentesca. Per essa, infatti, è stata messa da parte la storica rivalità tra lo stesso Mariani e l’ex Sinistra Giovanile.
L’accordo con l’Udu (legata all’ex assessore Verticelli?), però, non sembra essere riuscito: in questo caso avrebbero prevalso, infatti, i personalismi e la richiesta dei primi posti delle liste elettorali, che non hanno permesso a Luca Scarpantoni e Mauro Pettinaro di raggiungere un compromesso.
Giorgio Giannella e Stefano Diodati spiegano l’accordo con Mariani sottolineando la necessità di un rinnovamento nell’ottica di un nuovo soggetto ed un nuovo progetto. “L’errore più diffuso nel trattare di politica universitaria” fanno, infatti, sapere in merito “è quello di equipararne le elezioni a normali elezioni politiche o amministrative. Vi è una sottile e fondamentale differenza sostanziale per cui nell’università gli studenti non si candidano a governare l’istituzione, come nei comuni, nelle regioni e così via. Ci candidiamo ad essere una minoranza negli organi decisionali.?L’esempio più immediato è quello del Consiglio d’Amministrazione: su venti componenti solo quattro sono rappresentanti studenteschi, la matematica non è un opinione, né una poltrona. ?E’ evidente l’esigenza di unire le organizzazioni giovanili che condividano un programma politico e, soprattutto, l’obiettivo di rappresentare e risolvere le problematiche del mondo studentesco universitario che non nascondiamo essere innumerevoli. Questo non vuol dire cedere la propria storia e le proprie convinzioni in nome di una presunta nuova democrazia cristiana”.
Nulla di fatto, dunque, per il tentato accordo con l’Udu, anche se Sandro Mariani potrà comunque vantare il recuperato appoggio della parte storica dell’ex Sinistra Giovanile. Ma, intanto, il giovane assessore camplese ha spaccato il Pdl (grazie all’accordo con CL) a Teramo e nel polo distaccato di Avezzano: parte di quest’ultimo, infatti, si candida con Mariani, mentre la restante fetta ha scelto Azione Universitaria. Riusciranno Udu, Azione Universitaria e Miu, dunque, a toccare la vittoria senza coalizioni ed alzando barricate?