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Tortoreto, nuova area artigianale ancora ferma

Tortoreto. Dal dimenticatoio nel quale è finita, la zona artigianale di Tortoreto torna d’attualità e alimenta una nuova diatriba di natura politica. Se la mancata attivazione dell’area deputata ad ospitare nuovi insediamenti artigianali nella frazione di Salino, ha caratterizzato il cammino, tortuoso, della precedente amministrazione, anche il nuovo esecutivo si trova a dover dirimere una questione che, al momento, non sembra di facile soluzione.

Mauro Di Bonaventura, segretario cittadino del Pd, critica il silenzio e l’immobilismo della giunta sulla tematica. “ L’amministrazione Monti” si legge nella nota del Pd, “ produce solo atti propedeutici al varo del bilancio, mentre in consiglio comunale non è stato proposto e detto nulla che potesse in qualche modo far sperare nella realizzazione dell’area artigianale. La confusione e le contraddizioni regnano sovrane nella maggioranza. L’assessore al ramo non vuole l’insediamento a Salino, il capogruppo chiede di individuare zone ove sia possibile attingere a finanziamenti statali e comunitari, il sindaco, invece, dice che l’are è quella di Salino, ma vanno trovati degli incentivi”. L’ostacolo relativo all’attivazione della nuova area artigianale, a Tortoreto, presente da diversi anni, non è stato mai rimosso. Il piano regolatore ha individuato una specifica zona, l’ente nel 2005 ha pubblicato un bando e una graduatoria per l’assegnazione dei vari lotti, ma poi tutto si è bloccato, sia per quanto concerne il perfezionamento della procedura di esproprio che per programmare le urbanizzazioni (il problema sembra essere di natura economica). “ Ci chiediamo” si legge ancora nella nota, “ come mai non sia stato fatto un sondaggio tra chi aveva già espresso la volontà di realizzare un opificio, per poter avere un quadro nitido della situazione? Perché l’ente non mette in condizione gli uffici deputati nel portare avanti la procedura di esproprio? Forse l’interrogativo da sciogliere, e quello che l’amministrazione comunale è interessata, oppure no, a realizzare la nuova zona artigianale, creando occupazione. Probabilmente, manca la volontà di prendere decisioni importanti”.