Gli interrogativi se li pone Marco Forconi, segretario provinciale di Forza Nuova, dopo aver appreso la sentenza di condanna dei due rom (8 anni e 1 mese di reclusione ciascuno) per l’omicidio di Antonio De Meo. Più che un’analisi sulla sentenza, il segretario di Fn parla dei risvolti di natura sociale e sulla necessità di scendere in piazza, mettendo da parte paure e personalismi per tenere alta la soglia di attenzione. “I rom, dopo un brevissimo e relativo periodo di calma, hanno rigenerato l’ennesimo clima di terrore e di delinquenza” si legge nella nota di Fn, “ al quale eravamo abituati. In particolare, su tutta la costa abruzzese nelle ultime settimane c’è stata una vera e propria escalation di risse e arresti che li hanno visti coinvolti in prima persona,mentre nel cittadino vige oramai un sempre maggiore senso di impotenza e di scoramento. C’è un solo modo per reagire: scendere in piazza. A tal proposito non posso non fare un plauso all’associazione “Per non dimenticare”, costantemente impegnata in prima linea su tale questione. Da parte nostra, in attesa del processo Fadani, continueremo la nostra opera di vigilanza e di attività sul territorio, consci della permanente latitanza della politica, notoriamente alle prese con altri tipi di problemi legati alla corruzione devastante che vige all’interno delle strutture di partito e che, molto probabilmente, non vuole immischiarsi in temi di elevata conflittualità sociale”.