Vecchio stadio Teramo, Brucchi versus Partito Democratico

brucchi-sindacoTeramo. Continua il botta e risposta sul destino del vecchio teatro comunale. Dopo le considerazioni del Pd, arriva, infatti, la risposta del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, che coglie l’occasione per fare alcune precisazioni.

La prima questione è relativa alle cifre. Secondo Brucchi, infatti, il Partito Democratico avrebbe fornito dati del tutto errati. Il quadro economico/finanziario dell’opera al netto dei lavori sarebbe, infatti di 39.373.000 euro di spese per le opere in generale. Di questi, 21.460.000 sono le opere pubbliche e poco meno di 18.000.000 di euro la parte, invece, privata.

“Sono dati” precisa il sindaco “che si possono evincere dai documenti a disposizione di tutti, consiglieri comunali, partiti politici e cittadini. Su argomenti così seri non bisogna dare i numeri al lotto e non si informano i cittadini in maniera approssimativa ed errata”.

Nell’ottica del sindaco, il quadro economico in questione permetterebbe di capire che l’accusa di sbilanciamento a favore dei privati è infondata, in quanto, per disposizione normativa, ogni project financing deve avere un bilanciamento ben definito, pena la mancata approvazione del progetto stesso.

Altro aspetto che Brucchi intende precisare è, poi, quello relativo all’area interessata dal progetto in questione, che corrisponde all’incirca al 50% dell’intero complesso dell’ex stadio, mentre l’altra parte è riservata a verde o piazza. “Quindi anche qui” lamenta il sindaco “nessuna speculazione e tanto meno nessun assalto del cemento”.

Sulla questione del referendum, invece, Brucchi continua ad essere del parere che i cittadini, in realtà, si siano già espressi con le votazioni delle ultime elezioni amministrative, quando si sono trovati, cioè, a votare un programma elettorale che conteneva, tra i punti, anche quello relativo al teatro comunale.  “Comunque” precisa il sindaco, “io non sono e non sono mai stato contro un’espressione diretta di democrazia popolare, ma ritengo che, in questo caso e a questo punto, sia tardi. In ogni caso, nel rispetto di quanto previsto dallo Statuto del Comune, se qualcuno vuole dare inizio alle procedure del referendum ne prendo atto”.

La prova, secondo Brucchi, sarebbe nell’autorizzazione che proprio ieri il primo cittadino avrebbe concesso al consigliere Santacroce nell’autenticazione  delle firme.

“Bisogna essere seri” prosegue, poi, il sindaco “e allora va detto ai cittadini il vero. Non è più possibile apportare variazioni al project financing e questo perché così stabilisce la legge. L’iter del progetto del teatro si è sviluppato secondo modalità ben precise e codificate. Tutti i passaggi sono stati rispettati: ora non si può più tornare indietro, pena il suo annullamento. Allo stato attuale, si possono solo fare variazioni migliorative non sostanziali, altrimenti cade l’intero progetto. È quanto sancisce la legge, non io”.

 

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