“Il PD intende sostenere l’idea di attivare un referendum” fa sapere il partito in una nota, “senza che la posizione del partito possa minimamente essere intesa come la cesura netta tra stadio e teatro. Per il Partito Democratico questa diventa non tanto una questione di merito, ma di metodo”.
Il partito punta il dito sull’atteggiamento del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, che contraddice, nella sua ottica, i principi democratici che, al contrario, sono importanti per il Pd.
“Ci preme informare con chiarezza i cittadini” sottolinea, infatti, a riguardo “che i tempi tecnici per attivare il referendum ci sono, al contrario di quanto sostenuto dal sindaco. E ci sono perché, se è vero che il progetto in questione sta per essere mandato a gara d’appalto, è altrettanto vero che, proprio in questa occasione, alle ditte che parteciperanno alla gara si potranno chiedere decisivi miglioramenti al progetto originario”.
Inoltre, il Partito Democratico ritiene che proprio nel progetto originario ci sia un grave sbilanciamento tra il valore dei beni destinati ad uso civico e quelli che saranno dati in contropartita alla ditta esecutrice dei lavori. Secondo quanto sostenuto dal partito, al momento sarebbe infatti previsto che, in cambio del teatro, di un parcheggio sotterraneo e di una multisala cinematografica da costruire nell’area dell’ex stadio, venga concesso all’impresa di edificare più di 150 appartamenti nell’area adiacente al santuario di Madonna delle Grazie.
“E’ stato stimato che il valore delle opere pubbliche si aggira intorno ai 10 milioni di euro” precisa il Pd, “mentre il corrispettivo per l’impresa sarebbe di circa 59 milioni di euro. Oltre alla evidente sperequazione, riteniamo che costruire in quell’area un numero così elevato di unità abitative condurrà ad una serie di gravi problemi di viabilità, insopportabili per tutta la città”.
Il Partito Democratico teramano è, dunque, assolutamente favorevole alla consultazione referendaria e ritiene doveroso informare i cittadini sulla possibilità di modificare il progetto originario, compresa la scelta di un altro sito che sia condiviso dalla città di Teramo.