Nessuna riflessione, infatti, sarebbe stata posta nel dibattito cittadino. E i membri dei movimenti in questione spiegano l’atteggiamento con quello che è stato definito un “cieco cinismo”, che avrebbe portato i più a semplificare il problema in categorie.
E’ stata lanciata, pertanto, una campagna unitaria contro la violenza per la promozione di spazi culturali di aggregazione giovanile. Al via anche una raccolta firme, che si terrà domani pomeriggio a Teramo, sotto i portici di piazza Martiri. L’iniziativa mira alla richiesta di un incontro con l’amministrazione comunale, con il quale conoscere le politiche in cantiere sulla questione giovanile e contribuire, in questo modo, all’individuazione di uno spazio comune a tutti i movimenti giovanili.
“Non c’è futuro senza investimento sugli studenti medi, universitari e giovani lavoratori” tuonano i gruppi in protesta. “Non c’è prospettiva senza considerare l’incremento del capitale finanziario e sociale dell’intero territorio che ne conseguirebbe. Ci auguriamo che quante più organizzazioni si possano unire, compresi i partiti dell’attuale opposizione, in una logica di unità rispetto allo scopo. Ne uccide più l’indifferenza che la spada”.