La risposta allo smacco subito dal sindaco di Montorio Gianni Di Centa, durante l’ultima assemblea del Bim, nella quale è stata riconfermata da parte dei sindaci la fiducia al presidente Franco Iachetti e non è stata approvata la proposta di azzerare le indennità alla giunta e al consiglio del Consorzio, non si è fatta attendere. Così come era stato annunciato alla vigilia, infatti, durante la seduta della Giunta comunale di ieri, Di Centa ha dato mandato alla segreteria per avviare il procedimento di ritiro della delega al Bim del consigliere Iachetti, nel rispetto della normativa di legge.
“La posizione di tutto il gruppo di maggioranza di Montorio ‘Si Può Fare’ non cambia indirizzo”, ha detto il vice sindaco di Montorio Andrea Guizzetti, “anzi, dopo l’assemblea del Bim, aumenta la convinzione che, oltre che dell’azzeramento delle indennità, si debbano rivisitare anche le funzioni e gli obiettivi di questo Ente e, se se ne vedesse la necessità, anche di portare avanti un percorso che conduca alla sua definitiva chiusura”.
Per il vice sindaco, infatti, questa decisione si collocherebbe sulla stessa scia della chiusura delle Province e la proposta della cancallazione delle indennità risulterebbe in linea con i processi di riduzione dei costi della politica. Inoltre, con la chiusura del Bim, le risorse potrebbero essere trasferite direttamente alle amministrazioni comunali, anche in vista della formazione delle Unioni dei Comuni.
“Sulla questione del Bim non vogliamo farne un caso”, continua Guizzetti, “anche perchè intendiamo avviare lo stesso discorso anche per gli altri Enti, come ad esempio il Ruzzo. E siamo rimasti molto perlessi dalle dichiarazione di alcuni sindaci che, durante la campagna elettorale la pensavano allo stesso modo mentre oggi, un po’ confusamente, hanno idee diverse, impegnati a guardare solo al proprio orticello”.
Inoltre per il vice sindaco appare quanto meno strana la totale assenza del Pd provinciale sulle discussioni che riguardano il territorio montoriese. “Mentre il segretario Gabriele Minosse si accanisce in difesa del Bim come se fosse un problema socio-economico, ed anche il più serio, così come ha fatto anche il sindaco del Comune capoluogo Maurizio Brucchi, non abbiamo notizie del Pd di Montorio…”.
L’intervento del sindaco di Castellalto Vincenzo Di Marco
Quanto penso sul BIM lo vorrei rendere più esplicito e pubblico, perché ci sono delle interpretazioni non autentiche. Primo, credo fermamente nel valore aggiunto di un ente che supporta i comuni, soprattutto quelli piccoli, nelle difficoltà quotidiane. Questo credo che il BIM ed il suo Presidente lo facciano bene, garantendo una posizione di forza e non di debolezza nei confronti di Enel, quale soggetto gestore e produttore di energia, che utilizza risorse pubbliche come acqua e fiumi. La dimostrazione che io credo negli enti sovra-comunali è data dal fatto che come comune di Castellalto siamo i fondatori dell’Unione dei Comuni del Medio Vomano pur non essendo obbligati dalla legge.
Secondo, credo che le indennità di carica vadano eliminate per legge in molti casi o ridotte come abbiamo fatto noi a Castellalto, che percepiamo il 30% in meno proprio per testimoniare sobrietà in un momento di crisi, cosa che ho chiesto pubblicamente con lettera formale al presidente Iachetti già nel febbraio 2013.
Lo dico in questo momento esercitando e ricoprendo altre due cariche oltre a quella di sindaco a titolo gratuito, senza neanche prendere il rimborso spese (Consigliere Provinciale e Presidente dell’Unione dei Comuni del Medio Vomano), quindi testimoniando concretamente passione per quello che faccio e dimostrando concretamente che la politica che deve costare il giusto ed in certi casi zero.
Non credo nella completa eliminazione delle indennità di carica degli eletti o dei rappresentanti legali di enti a pubblica partecipazione, soprattutto se questi svolgono funzioni necessarie e utili per i cittadini. Poi credo che chi assume un incarico pubblico, e quindi titolare di responsabilità, debba ricevere un giusto compenso soprattutto quando eletto dal popolo. La legge che stabilisce le indennità dei sindaci è una garanzia per questo.
Questo era ed è il mio pensiero e ragionamento svolto all’assemblea del BIM. Poi sul Consorzio specifico credo, come ho detto pubblicamente, che si debba aprire una fase nuova che discuta della nuova governance e del nuovo indirizzo da assumere, anche alla luce dei molti cambiamenti che stanno intervenendo, vedasi riorganizzazione delle Province e degli enti territoriali per mano del governo. Per capirci, se dobbiamo parlare di scioglimento del BIM, facciamolo tranquillamente a viso aperto, se vogliamo cambiare e aumentare la sua attività perché diventi meno costosa e ancora più produttiva di effetti per il territorio, sono pronto a discutere con i colleghi sindaci del consorzio e con le forze politiche in maniera leale nei prossimi giorni.