Teramo. Settanta esuberi alla TeAm? I tagli non interesseranno di certo la moglie del sindaco Maurizio Brucchi. Parola del consigliere comunale 5 Stelle Fabio Berardini, che lancia un duro affondo al primo cittadino ed alla giunta per la gestione della municipalizzata, arrivata ormai, a quanto pare, allo snodo cruciale.
“Oggi il Sindaco, nella conferenza dei Capigruppo ha riferito in merito alla vicenda TeAm – ha spiegato Berardini – Dopo tante promesse e belle parole, ora tutti i nodi stanno venendo al pettine poiché il protrarsi di questa cattiva amministrazione della nostra città ha decretato la distruzione del tessuto sociale ed economico comunale. Negli anni, anziché pensare all’efficienza strutturale dell’azienda, si è pensato solo ad assumere nuove persone, magari proprio sotto campagna elettorale, ed a gestirla come una grande famiglia, senza uno straccio di contabilità analitica, senza un business plan, senza dei rendiconti puntuali e senza obiettivo chiaro”.
Per Berardini, “I teramani hanno diritto di sapere se vengono raccolte meno tonnellate di quanto previsto ed hanno altresì diritto di avere indietro i loro soldi! Ora tutte le promesse stanno crollando rovinosamente e l’Amministrazione, assieme alla Te.Am., si è resa conto che i costi non sono più sostenibili ed è ora di correre ai ripari. Oltre ai dipendenti, ci sarà un grande taglio necessariamente anche sui servizi (segnaletica stradale, verde pubblico, pulizia immobili e bagni pubblici) che fino ad oggi sono stati gestiti dalla nostra società partecipata. In questo contesto di crisi finanziaria, in parte dovuto dalla cattiva amministrazione comunale ed in parte dovuto all’assetto europeo, il Movimento 5 Stelle chiede in primis che venga aperto immediatamente un tavolo di lavoro sul nuovo piano economico e finanziario con la partecipazione anche dei consiglieri di opposizione che dovrà necessariamente portare ad un taglio netto della TARI per tutti i cittadini”.
Infine, conclude il consigliere del Movimento 5 Stelle, “per quanto riguarda la riduzione del personale TeAm siamo sicuri che la consorte del Sindaco non ne sarà interessata e rimarrà saldamente al suo posto ma sarebbe un gesto di grande rispetto per la cittadinanza se decidesse almeno di tagliarsi una parte dello stipendio per farlo confluire nel fondo delle politiche sociali”.