Martinsicuro, domani la sentenza per il concordato preventivo

Martinsicuro. E’ attesa per domani, al tribunale di Teramo, la sentenza di omologa del concordato preventivo per la Bontempi di Martinsicuro. Richiesta presentata dalla società liquidatrice e presidente della Bontempi, Cristina Ficozzi.

 
Nel piano di risanamento aziendale, è stato dato in affitto il marchio e la sua relativa commercializzazione alla Icom, società fondata ad Ancona nel gennaio del 2014 dall’ex amministratore e proprietario della storica azienda di Martinsicuro, Andrea Ariola.
Alla cooperativa Industria Abruzzo, fondata da ex dirigenti della stessa Bontempi, è stata affidata la produzione di giocattoli in plastica a basso costo, con l’impiego nello stabilimento di Martinsicuro di 34 operai su 94.

Sotto questo aspetto, venerdì scorso, nella sala consiliare del Comune di Martinsicuro, si è tenuta un’assemblea sindacale alla quale hanno preso parte l’assessore regionale Dino Pepe, il sindaco Paolo Camaioni, e le organizzazioni sindacali (Filctem Cgil e Femca Cisl).
Nel corso dell’assemblea è stata illustrata di una proposta di acquisto del marchio Bontempi da parte della Icom di 1milione di Euro, prezzo inferiore del 50% del valore stimato sul concordato. L’offerta è stata valutata congrua vista la svalutazione del marchio nell’ultimo anno e visto che la Icom ha detto di non poter più garantire continuità lavorativa a Martinsicuro senza prima entrare in possesso del marchio Bontempi. Se non ci saranno opposizioni dei creditori che a causa della svalutazione del marchio vedranno scendere ulteriormente la loro percentuale di riscossione del debito la Icom diventerà proprietaria del marchio Bontempi avendo già formulato un pre contratto.

 

Martedì in Tribunale saranno presenti anche i lavoratori rimasti in Cassa di Integrazione che dicono: “Siamo molto delusi nell’apprendere queste notizie. Ci chiediamo come sia possibile che l’ex Amministratore e Proprietario che ha fatto 26milioni di Euro di debito possa riprendersi il marchio per portarlo lontano da Martinsicuro e dall’Abruzzo. Questa sarebbe la fine di ogni prospettiva occupazionale sia per Noi che stiamo in Cigs che per quei pochi che stanno lavorando. Martedì andremo in Tribunale per sensibilizzare il Giudice verso un rinvio dell’omologa con la speranza che le operazioni di scouting imprenditoriale dell’Assessore Giovanni Lolli e gli strumenti messi a disposizione dalla Regione Abruzzo portino ad una soluzione di più ampio respiro per la salvaguardia di tutti i posti di lavoro”.

Impostazioni privacy