Martinsicuro, consiglio comunale, si dimette Andrea Buonaspeme (Pd): la lettera VIDEO

Martinsicuro. Andrea Buonaspeme, capogruppo del Pd, si dimette da consigliere comunale.
La rotazione in seno all’assise civica prosegue. Se nell’ultima seduta dell’assemblea civica c’è stata la surroga di Sandro De Angelis (Città Attiva) con Silvano Lupacchini, ora a fare un passo indietro è Andrea Buonaspeme, consigliere di minoranza. 
Nessuna rottura con il partito, anzi per Buonaspeme ci dovrebbe essere un nuovo incarico in seno ai Democratici, ma l’obiettivo, a metà mandato di dare la possibilità di “formare” nuovi consiglieri comunali, come nel caso di Giuseppe Capriotti, primo dei non eletti della lista, che entrerà in consiglio.

Le ragioni delle dimissioni, Buonaspeme le spiega in questa lunga lettera
Rassegno le mie dimissioni, innanzitutto perché, a metà mandato, mi sembra giusto lasciare il testimone ad un giovane promettente, nonché primo dei non eletti. Soprattutto se penso alla mia volontà di dedicarmi maggiormente alle questioni politico-strategiche del partito di cui faccio parte. Poi perché gli impegni lavorativi, che da qualche tempo si sono fatti più intensi, potrebbero minare la dedizione, che un ruolo come quello che ricopro, merita.

Il Consigliere Comunale è un ruolo che ho cercato di svolgere con la massima responsabilità, con coscienza e dedizione, avente come unico scopo il bene pubblico, il bene comune, l’interesse di tutti. Un ruolo che, insieme a tutto il PD locale, mi ha visto lottare su temi importanti quali, il lavoro e il sociale, il turismo e l’ambiente, nonché contribuire con idee e suggerimenti su piani di sviluppo territoriali. Proposte, interrogazioni, segnalazioni che spero siano servite a rendere migliore il nostro vivere assieme in comunità.

Un lavoro sottile che ha caratterizzato una azione politica nuova, la nostra, volta a inseguire una visione chiara, quella che abbiamo condiviso in campagna elettorale e che ha agito e continua ad agire al fine di rendere la missione realizzabile. Un’azione politica mai volta ad acquisire mero consenso e che ha lavorato e che lavora per un futuro migliore di tutta la nostra comunità.

Mi sono impegnato per un paese che sia più ambizioso, che riconosca le sue peculiarità, se ne convinca e le valorizzi, diventando il prima possibile quella “perla” turistica che solo noi conosciamo e che il resto del mondo saprà invidiarci. Fin dal principio ho sempre considerato la bellezza l’ingrediente autoctono delle nostra città che la salverà da quell’”anonimato” che da troppi anni la avvolge.

Una azione, la nostra, basata sull’ascolto di ogni problematica senza mai scendere nel populismo che da troppo tempo rende il politico avido di consensi e incapace di cambiare davvero un territorio, rischiando di mettersi contro chi vede nel breve e non sa leggere i segni del futuro emergente. Un buon politico deve vivere di questo, vederlo prima degli altri e costruire le condizioni affinché lo si affronti nel miglior modo possibile, generando così opportunità e occasioni e il quieto vivere di tutti i cittadini.

Le idee vanno tenute care e non vanno personalizzate. Siamo un gruppo. E’ con questo spirito che rimetto il mio mandato.

 

Ecco, quello che mi auguro è che, chi mi seguirà e l’intero Consiglio Comunale lavori per il bene di tutti, nessuno escluso affinché, come ci ricorda l’attuale Sindaco di New York De Blasio, “nessuno resti indietro”. Spero che in un periodo storico come quello che stiamo attraversando non si cada nello scontro tra poveri. Si accolga il più debole sia esso immigrato o disabile, povero o disagiato. Lo si accolga con le braccia più aperte di prima. Perché non ci sono differenze, non ce ne sono state mai. E quando da giovane organizzavo concerti a Martinsicuro con l’associazione culturale, di cui facevo parte, li pianificavo cercando di sensibilizzare la nostra comunità a certe tematiche. Mi ricordo il “Martinrock Nodistance, Rock Senzadistanze” tenuto nella seconda metà degli anni ‘90. Ecco, nessuna distanza rende l’uomo migliore. Le differenze esistono per arricchirci. Quando pensiamo ad un paese migliore non dobbiamo e non possiamo non partire dai più deboli, da qualunque parte del mondo provengano. D’altronde Marco Aurelio tra i suoi scritti ci ricorda che: “Siamo nel mondo per reciproco aiuto, come piedi, come mani, come palpebre, come i denti di sopra e di sotto in fila; in conseguenza è contro natura ogni azione di reciproco contrasto. Ed è contrasto l’ira e la reciproca avversione”.

Quindi, se vogliamo davvero cambiare il mondo non possiamo prescindere dalla compassione, dall’amore verso il prossimo che dovrebbe essere la nostra unica missione.

Grazie alle amiche e agli amici che mi hanno accompagnato in questa fantastica avventura. Grazie ai colleghi consiglieri, tutti, perché in ogni caso il nostro percorso è stato un percorso bello che ci ha cambiati. Un grazie a quei dipendenti comunali, che in questa esperienza ho incrociato e che hanno davvero colto il senso della loro missione. E poi il grazie più grande, ai cittadini della mia splendida città, a quelli che hanno creduto in me e nel nostro progetto per “cambiare insieme” Martinsicuro, ma soprattutto a quelli che non lo hanno fatto. Grazie a chiunque, a modo suo, ha contribuito a rendermi migliore.

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