Pescara. “La chiusura dello storico punto vendita Euronics, su corso Vittorio Emanuele, la perdita del posto di lavoro per 14 dipendenti e l’assenza di qualsiasi dichiarazione da parte del sindaco Luigi Albore Mascia su una vicenda dai contorni drammatici, rappresentano l’emblema del menefreghismo di questa amministrazione che sbandiera pedonalizzazioni e non si rende conto che il commercio in città è morto”. Con queste parole Renato Ranieri, Consigliere Comunale del partito Liberali per Pescara e Presidente della Commissione Comunale Finanze, commenta la notizia della chiusura dell’ex negozio di elettrodomestici Ferri, rilevato qualche anno fa dall’azienda Andreoli, invitando il sindaco Albore Mascia a farsi promotore di un tavolo di concertazione tra forze sindacali, dipendenti e azienda.
“Se al sindaco questa situazione non interessa – prosegue Renato Ranieri – allora io suggerisco a tutti i candidati al consiglio comunale di Pescara di venire con me e protestare in massa il 10 maggio, giorno stabilito per la chiusura di Euronics e giorno in cui saranno celebrate le nozze del sindaco Albore Mascia all’Aurum”.
“Mi meraviglia – sottolinea Ranieri – come il sindaco, quale primo cittadino di Pescara, non abbia detto nulla in merito alla perdita del posto di lavoro di 14 famiglie. Mi aspetterei che al più presto si faccia promotore di organizzare un tavolo di concertazione tra i sindacati, i lavoratori di Euronics e i vertici dell’azienda Andreoli, in modo da cercare di trovare le soluzioni migliori per evitare di mandare a casa 14 persone. E’ vero che la crisi sta distruggendo tantissime attività commerciali, ma in questi cinque anni non è stato fatto nulla per cercare di mantenere in vita i negozi e le piccole imprese del centro cittadino. Piuttosto sono state adottate politiche fallimentari che hanno inciso in maniera determinante sulle famiglie e sulle imprese. Euronics è solo l’ultima azienda storica che chiude dopo il bar Camplone, Bata e la Benetton, che adesso ha riaperto le serrande tra mille difficoltà. Mi chiedo quanto ancora dobbiamo aspettare prima di intervenire in maniera radicale per arginare questo fenomeno. E’ per questo che invito i miei colleghi consiglieri e i futuri candidati al consiglio comunale a protestare in massa il 10 maggio prossimo”.