Pescara. “Procedere immediatamente alla fusione dei tre Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore, nel rispetto di quanto sancito dai cittadini delle tre realtà municipali, è, oggi, quanto mai necessario anche alla luce del recente e considerevole aumento degli incentivi previsti dal Governo”.
È quanto affermato dal consigliere regionale del M5S, Riccardo Mercante, primo firmatario della proposta di legge diretta alla nascita della Nuova Pescara che insieme ai Gruppi consiliari M5S dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore sta portando avanti la battaglia per la nuova realtà municipale.
“Sono passati quasi tre anni – ha proseguito Mercante – dal deposito del progetto normativo che avrebbe permesso la fusione dei tre Comuni e, purtroppo, la proposta giace ancora nei cassetti tanto che la subcommissione di studio che è stata appositamente istituita per l’analisi e la predisposizione del testo definivo della legge si è riunita in tutti questi mesi una sola volta e senza produrre alcunché, quando invece, la questione, avrebbe meritato per rilevanza ed urgenza, ben altri tempi e ben altra considerazione. Mi sembra – ha continuato Mercante – che i continui cavilli burocratici e la previsione di ulteriori adempimenti di carattere tecnico-amministrativo siano solo un espediente del Presidente Luciano D’Alfonso per guadagnare tempo ed allontanare il più possibile, forse alla prossima legislatura, l’avvio dell’iter diretto alla nascita del nuovo Comune. Nel frattempo, non solo si continua ad ignorare la volontà popolare, espressa così chiaramente nel referendum del 2014, ma si sta decidendo deliberatamente di rinunciare ai cospicui contributi statali previsti per le ipotesi di fusione che il recente D.L. 50/2017 ha incrementato ulteriormente, di un milione di euro annui, per il 2017 ed il 2018. Si sta, cioè, decidendo volontariamente e consapevolmente di rifiutare un aiuto economico fondamentale per i cittadini, costretti a pagare, visti i bilanci non rosei dei Comuni, tasse sempre più alte in cambio di servizi sempre più scarsi”.
“Quello che serve – ha concluso Mercante – è solo la volontà politica di approvare un testo di legge già pronto e che potrebbe essere migliorato ed implementato in pochissimo tempo. Ma a quanto pare le ragioni sottese alla impasse burocratica in cui ci troviamo, e che nulla hanno a che fare con il benessere della collettività, stanno prevalendo sulla volontà popolare e sulla tutela dei cittadini”.