Pescara. I riflessi della probabile scissione del PD a livello nazionale sono andati in onda oggi pomeriggio nel consiglio comunale di Pescara convocato per due importanti delibere: quella relativa al nuovo depuratore e quella relativa a Pescaraporto. Al momento dell’appello la maggioranza di centrosinistra non ha avuto il numero legale per iniziare i lavori”. Lo denunciano i consiglieri comunali del gruppo ‘Pescara in testa’, Guerino Testa, Massimo Pastore e Alfredo Cremonese.
“Dei 21 consiglieri di maggioranza – dicono – solo 10 hanno risposto all’appello, gli assenti forse erano impegnati a comprendere come ricollocarsi politicamente dopo gli ultimi accadimenti. Quello che è accaduto oggi conferma ancora una volta le tante divisioni e contraddizioni che esistono all’interno di una maggioranza incapace di prendere decisioni su temi importanti e strategici per lo sviluppo della città”.
“Una maggioranza oramai ridotta a brandelli e senza alcuna guida politica, che rappresenta la vera disfunzione funzionale della città . A questo punto sarebbe auspicabile che il sindaco Alessandrini prendesse atto del fallimento della sua maggioranza e quindi rassegnasse al più presto le dimissioni per la gioia dei pescaresi, oramai esausti di due anni e mezzo di malgoverno”, concludono Testa, Pastore e Cremonese.