Pescara. Via Misticoni resta una strada fantasma. Ancora breccia e nastri da cantiere sul viale che costeggia la ferrovia a sud della stazione Portanuova. Il tratto che avrebbe dovuto collegare via Arnaldo da Brescia con via San Francesco, è in realtà ancora in alto mare rispetto all’accordo di programma del 2008.
Era stata prevista 3 anni, in un accordo di programma stipulato nel 2008 tra il Comune di Pescara e la società Gestimmobili s.r.l., l’opera che avrebbe dovuto fungere da appendice al nuovo complesso ‘Il Molino’, “ma i lavori non sono mai partiti e oggi, su quella che avrebbe dovuto essere un’arteria strategica per la viabilità di Porta Nuova, albergano solo fango, pozzanghere, che si trasformano in veri e propri stagni ad ogni pioggia, e polvere”, come sottolinea il consigliere comunale Pd Antonio Blasioli.
La Gestimmobili s.r.l., si legge nell’accordo di programma, avrebbe dovuto realizzare il tratto di collegamento tra via Arnaldo da Brescia e via San Francesco mediante la realizzazione di tracciati carrabili, pedonali e ciclabili, oltre al sistema fognario di via degli Equi e il collegamento della condotta fognaria esistente in via Seneca fino alla nuova condotta di via degli Equi. Al contempo, la ditta avrebbe potuto realizzare in cambio una palazzina. “Ma ad oggi, mentre lo stabile è già stata costruito ed è ormai abitato, per quanto riguarda i lavori si nota una stasi che va avanti da lungo tempo”, protesta Blasioli, “Manca la strada, manca il collettore e soprattutto ci sarebbero delle pompe di sollevamento temporanee. Il cantiere è semi-paralizzato e i cittadini del luogo sono esasperati dai lunghi anni di sopportazione. Sono stanchi dei disagi e dei pericoli che corrono ogni giorno nella zona e sono stufi di continuare ad ingoiare ed inalare la polvere prodotta dalla circolazione su un terreno non asfaltato e privo di qualsiasi sicurezza in estate e di fare slalom e camel trophi tra le pozzanghere in inverno”. In realtà, solo negli ultimi mesi è stata stesa una lingua di asfalto, ma l’arteria resta segmentata da recinzioni, buche e materiale da cantiere, e invece di dare sbocco diretto dalla stazione al tribunale, ovviando alla più trafficata via d’Annunzio, rimane una “strada fantasma”.
“Per questo ho depositato una interrogazione per comprendere le ragioni di questo ritardo e per capire come aiutare la collettività nella soluzione del problema,” conclude l’ex assessore a traffico.
Daniele Galli