Spoltore. “Raggiungere la parità non significa che bisogna omologarsi a tutti i costi, ma poter godere degli stessi diritti e adempiere agli stessi doveri, nel pieno rispetto delle proprie diversità”.
E’ il pensiero espresso dalle relatrici del convegno ‘Il Voto è Donna’, svoltosi venerdì pomeriggio nella Sala Consiliare di Palazzo di Città. All’iniziativa, organizzata dall’Amministrazione comunale in occasione delle celebrazioni per i 70 anni del voto alle donne, hanno partecipato: Sirena Rapattoni, sindaco di Cepagatti; Antonella Allegrino, imprenditrice; Vittoria D’Incecco, parlamentare della Repubblica Italiana; il sindaco, Luciano Di Lorito; la consigliera comunale con delega alla Cultura, Francesca Sborgia.
Sono intervenute anche le amministratrici elette a maggio 2012: l’assessore Chiara Trulli e le consigliere Nada Di Giandomenico, Giorgia Cipriani e Marina Febo, alla quale Di Lorito ha voluto dedicare l’incontro, perché donna forte e battagliera che al momento sta attraversando un periodo difficile a causa di un problema di salute.
“Il diritto di voto alle cittadine italiane è stato riconosciuto nel 1946, dopo anni di dittatura e guerra, in ritardo rispetto ad altri paesi europei. Si tratta di una conquista che ha aperto le porte ad altre importanti battaglie e che non può, in alcun modo, essere dimenticata”, ha affermato il sindaco.
La consigliera Sborgia ha posto l’accento sui sentimenti che animavano le donne nel ’46, sottolineando il diverso approccio alla vita pubblica delle donne di adesso, e per rendere meglio l’idea ha citato le parole di Teresa Mattei, la più giovane donna eletta all’Assemblea Costituente: “Rammento solo una grande emozione, avevamo lottato per avere il diritto di votare: c’era entusiasmo e partecipazione e c’erano state, all’epoca, pressioni per indirizzare il voto femminile. Nelle case venivano fatti passare i facsimili delle schede”.
Anche Sirena Rapattoni, nel ricordare le tappe storiche che hanno portato alla conquista del diritto di voto nel ’46, si è soffermata sui “sacrifici e sulle battaglie combattute dalle donne per avere la possibilità di esprimere la propria preferenza alle elezioni amministrative prima e al referendum per la scelta della Monarchia o della Repubblica dopo qualche mese”.
“L’entusiasmo delle donne che si recarono alle urne per esprimere la propria preferenza alle prime elezioni amministrative non c’è più. Al contrario, c’è sempre più astensionismo”, ha affermato Allegrino. “Così come ripeto spesso ai miei figli, a chi si rifiuta di andare a votare, dico: ricordatevi che è un vostro diritto, non lasciate che siano gli altri a decidere per voi”.
L’on. D’Incecco ha rimarcato “l’importanza di saper farsi rispettare e apprezzare come lavoratrice, politica, madre e compagna di vita, cercando sempre la via del dialogo e del confronto costruttivo. Siamo donne, diverse dagli uomini e diverse dalle altre, e dobbiamo saper valorizzare le nostre singole peculiarità”.